L’operazione è stata guidata da Vento (il chapter italiano di Exor Ventures, la Holding di investimento della famiglia Agnelli), assieme a B Heroes, Catalisi, Delirus Capital e Moonstone Fund
Hale, startup berlinese dal cuore italiano fondata nel 2022 da Gaia Salizzoni e Vittoria Brolis e focalizzata sul supporto al dolore pelvico femminile, ha raccolto 350 mila euro in round di finanziamento pre-seed, guidato da Exor Ventures. L’iniezione di capitale permetterà a Hale di sviluppare un’app di supporto nella gestione domestica delle terapie. Accanto a Exor Ventures, la raccolta vede la partecipazione anche di altri investitori italiani tra cui B Heroes, Delirus Capital (Holding di Riccardo Pozzoli), StartupGym con il suo veicolo Catalisi, Moonstone Fund (fondato da Jacopo Mele) e un pool di investitori privati tra cui Luca Foschini (founder di Evidation Health), Francesco Zaccariello (founder di eFarma), Alice Ravizza (ingegnere esperta in medical device) e Veronica Diquattro (manager DAZN, ex Google e Spotify). Il servizio, fanno sapere dalla startup, vuole risolvere un problema diffuso e spesso sottovalutato del dolore genito-pelvico.
Cosa fa Hale
Fondata a fine 2022 da Gaia Salizzoni e Vittoria Brolis, la startup ha poi esteso il proprio team, accogliendo a bordo Giulia Romagnosi (Communication & Marketing Lead) e Fabrizio Spadaro (Tech Lead). Il primo prodotto è un’app che consente alle pazienti di ricevere un piano personalizzato di assistenza domestica, connettersi a una community ristretta e monitorare quotidianamente il proprio benessere, in qualsiasi luogo e momento. A breve, fanno sapere, sarà possibile ricevere consigli personalizzati grazie all’intelligenza artificiale, richiedere consulenze a esperti e condividere i propri dati con l’equipe medica di riferimento. Hale è complementare alle terapie tradizionali, migliorando l’adesione terapeutica delle pazienti, aggiungendo il supporto psico-sessuologico che spesso manca, e fornendo insight rilevanti a pazienti ed equipe.
«Stanno emergendo sempre più aziende all’incrocio tra tecnologia e salute che sfruttano il digitale per adattare i servizi ai nuovi stili di vita delle persone e personalizzare le esperienze. Questo sarà fondamentale per decentralizzare la cura, migliorare la qualità dell’assistenza e ridurre le inefficienze», racconta la co-founder Gaia Salizzoni a StartupItalia. «Con il finanziamento, Hale fa il primo passo per contribuire a ridurre il divario di genere nella ricerca sul dolore: Digitale significa principalmente utilizzare i dati per comprendere un contesto: quando si parla di salute femminile, qualsiasi dato specifico è essenziale per colmare le lacune di conoscenza e innovare».