L’iniezione di capitale è stata guidata da investitori tra cui Bill & Melinda Gates Foundation, BNP Paribas Fortis, Innovation Industries, Korys Investments
Con sede a Gent (Belgio) Afea.Bio, startup attiva nello sviluppo di prodotti biologici per l’agricoltura, ha ottenuto 70 milioni di euro in un round di finanziamento di serie C. A guidare l’iniezione di capitale: Innovation Industries, Korys Investments, Bill & Melinda Gates Foundation e BNP Paribas Fortis. La startup ha ricevuto un forte sostegno anche dagli investitori precedenti ECBF (European Circular Bioeconomy Fund) e Astanor. Nel 2021 la startup agritech aveva ottenuto un round serie B da 18 milioni di euro.
Obiettivi del round
Il round consentirà ad Aphea.Bio di implementare le attività di ricerca e lo sviluppo sui prodotti biologici, espandersi su nuovi mercati e commercializzare la linea prodotti. La partnership dell’azienda con la Fondazione Gates sosterrà lo sviluppo di prodotti biostimolanti progettati per soddisfare le esigenze dei piccoli agricoltori nelle aree geografiche prioritarie della fondazione in Africa subsahariana e in Asia meridionale.
«Questo importante round non solo conferma la nostra missione di puntare a un’agricoltura sostenibile, redditizia e affidabile, ma ci spinge verso una fase cruciale: la commercializzazione dei nostri prodotti sul mercato», ha commentato Isabel Vercauteren, CEO e cofondatrice di Aphea.Bio.
Che cosa fa Aphea.Bio?
Fondata nel 2017 da Isabel Vercauteren e Steven Vandenabeele, Aphea.Bio conta circa 50 dipendenti tra scienziati e specialisti di settore, dispone di una piattaforma tecnologica che sviluppa soluzioni innovative per aiutare i coltivatori di mais e grano a ridurre l’uso di fertilizzanti e pesticidi senza compromettere la resa e la qualità delle colture. L’attività si concentra su due tipi di ceppi microbici: biostimolanti, che aumentano la quantità di nutrienti che le piante possono assorbire, e biocontrolli, che proteggono le colture dalle malattie.
Come prossimo step, Aphea.Bio punta a lanciare il suo primo biostimolante del mais ed è pronta a richiedere l’autorizzazione regolamentare negli Stati Uniti e in Europa per il suo primo biofunghicida, il tutto entro il 2024.