Il presidente ha diramato un video in cui racconta la strategia di Parigi che ha permesso alle startup francesi di crescere e di trovare terreno fertile
“Eccoci qui ! Exotec diventa il 25° “unicorno” francese. Recluterà 1.500 persone nei prossimi anni, in particolare nella sua fabbrica in Hauts-de-France, per diventare il leader mondiale nella robotica logistica. Complimenti a Romain Moulin per aver messo in mostra l’eccellenza dell’ingegneria francese e aver reso Exotec il primo unicorno industriale. 25 unicorni era il nostro obiettivo per il 2025. Con 3 anni di anticipo, è la determinazione del nostro intero ecosistema e delle sue 20.000 startup che voglio congratularmi. Continuiamo ! È solo un inizio”.
Il presidente francese Emmanuel Macron saluta così il 2022 delle startup francesi dando il benvenuto nella lista degli unicorni a Exotec startup della logistica che ha appena chiuso un round di Serie D da 335 milioni di dollari. Si tratta, come dice il presidente Macron, del venticinquestimo unicorno francese. Un traguardo importante perchè mostra il peso che ha la nazione nel panorama europeo delle startup.
Macron, in giacca e dolcevita, racconta alla nazione in un messaggio su Linkedin, i risultati del lavoro fatto dalle istituzioni per trasformare la Francia in una startup nation. Investimenti importanti che nel giro di pochi anni hanno consentito all’ecosistema di trovare terreno fertile per la crescita. “Credevamo fosse impossibile creare una startup nation – dice Macron nel messaggio – ma ci siamo arrivati e con 3 anni di anticipo. Credo in voi e mi congratulo con La French Tech per questo successo”.
In effetti nel 2020 la Francia ha superato la Germania diventando il primo paese in Europa per numero di investimenti in startup. Nel 2020 le startup francesi hanno raccolto un totale di 5,4 miliardi di euro. Da notare che gli investimenti superiori ai 50 milioni di euro sono aumentati dell’89%. Nel 2021 le startup Francesi hanno raccolo 11,3 miliardi di euro, le startup italiane 1,4 miliardi di euro.
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La Francia ha puntato sulle startup per 3 motivi come spiega Macron, lo riassiumiamo parafrasando:
“Ci sono 20.000 startup essenziali alla nostra economia per almeno 3 ragioni: la prima è che la vita dei francesi cambia e le persone sono sempre più predisposte a utilizzare nuovi servizi in vari ambiti. In secondo luogo le startup creano centinaia di posti di lavoro ovunque in Francia perchè la French Tech non è solo a Parigi. La terza ragione è che alla Francia interessa far emergere soluzioni tecnologiche utili alle imprese”.
La Francia vista dall’Italia: un Paese ancora troppo lontano
Ma come appare il messaggio francese, che tra l’altro sposta l’asticella verso l’alto promettendo nuovi annunci nei prossimi mesi? Lo abbiamo chiesto a Francesco Cerruti Direttore Generale di Italian Tech Alliance
Abbiamo anche interpellato Cristina Angelillo, presidente di Innovup che ci ha detto:“Il traguardo del venticinquesimo unicorno francese celebrato oggi dal Presidente Macron da una parte è un’ottima notizia per l’ecosistema startup europeo, ma dall’altra rappresenta un nuovo campanello d’allarme per quello italiano. Se alla fine del 2021 abbiamo giustamente festeggiato il sorpasso della “soglia psicologica” del miliardo di euro investito in startup italiane in un anno, il nostro ecosistema è ancora circa un decimo di quello francese e questo si riflette sul fatto che non abbiamo ancora avuto la soddisfazione di celebrare il primo unicorno italiano ma, anzi, abbiamo visto sempre più spesso startup “scalate” oltre la soglia del miliardo di euro nate da imprenditori italiani emigrati all’estero. Per invertire questa tendenza e porsi obiettivi ambiziosi, come quelli della “Startup Nation” francese, dobbiamo dimostrare che le startup possono trovare risposte alle proprie esigenze anche senza guardare oltre confine, innanzitutto rafforzando gli investimenti pubblici e agevolando quelli privati e insieme favorendo l’ingresso (o il rientro) nelle nostre imprese di manager e giovani talenti di successo da tutto il mondo”. Angelillo ha aggiunto: “Durante il semestre di presidenza europea da parte della Francia, Macron si è impegnato ad aumentare gli unicorni di tutta europa, e questo deve spingerci a coordinarci e collaborare in modo ancora più stretto con gli altri Paesi membri dell’UE. Se l’Italia, ad esempio, fatica ancora a raccogliere round di tipo B, C e successivi entro i propri confini, dobbiamo pensare a nuovi accordi paneuropei che possano sfruttare l’opportunità del mercato unico restando però di base nel nostro Paese. Per il presidente francese le startup sono fondamentali perché risolvono concretamente i nuovi problemi della società, creano forza lavoro e fanno avanzare il livello tecnologico di tutte le imprese Questa è l’ottica che dobbiamo adottare anche nel nostro Paese se vogliamo raggiungere i risultati dei nostri cugini d’oltralpe, mettendo al centro del nostro piano industriale le startup, quali catalizzatore essenziale della transizione ecologica, della digitalizzazione e della creazione di nuovi posti di lavoro. Sebbene in Italia possiamo dire di avere raggiunto risultati importanti e in grado di creare un circolo virtuoso di crescita, solo se continueremo ad alimentarlo potremo vedere risultati comparabili a quelli francesi nel giro di qualche anno”