La Malesia prevede di costruire il più grande parco di progettazione di circuiti integrati del sud-est asiatico e offrirà una serie di incentivi tra cui agevolazioni fiscali, sussidi ed esenzione dal visto per attirare aziende tecnologiche e investitori globali. A riferirlo è il primo ministro malesiano, Anwar Ibrahim. La costruzione del grande parco dei chip si inserisce nel programma che punta ad andare oltre l’assemblaggio e il test dei chip backend per dedicarsi a un lavoro di progettazione front-end di alto valore nel settore tech.
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La progettazione di chip in Malesia
La Malesia punta a trasformare Kuala Lumpur in un grande hub digitale regionale, con l’obiettivo di essere tra le prime 20 nazioni nell’indice globale dell’ecosistema delle startup entro il 2030. Nel Paese, che è oggi uno dei principali attori nel settore dei semiconduttori, è presente circa il 13% dei test e degli imballaggi globali. Il parco, che sarà sostenuto dallo stato centrale di Selangor in Malesia, collaborerà con aziende globali come il produttore di chip britannico Arm Holdings, secondo quanto affermato dal ministro Anwar.
Le agevolazioni per lo sviluppo del tech
Il fondo della Malesia, Khazanah Nasional, ha annunciato il lancio di una serie di investimenti in società malesi innovative e ad alta crescita, con uno stanziamento iniziale di 1 miliardo di ringgit (209 milioni di dollari), sempre secondo quanto affermato dal ministro Anwar. Ma non saranno queste le sole agevolazioni perchè, secondo quanto asserito dal ministro dell’Economia, Rafizi Ramli, il governo offrirà anche una serie di incentivi, tra cui spazi per uffici sovvenzionati, esenzioni sui permessi di lavoro, servizi di trasferimento e aliquote fiscali sulle società più basse per le società straniere di venture capital. «Vogliamo creare posti di lavoro altamente qualificati e di alto valore, oltre a sviluppare una pipeline di futuri imprenditori e leader senior nel settore tecnologico», ha affermato il ministro Rafizi Ramli. Così la Malesia punta ad attrarre sempre più unicorni.