Mistral AI ha chiuso un round di finanziamento di serie B da ben 600 milioni di euro in capitale proprio e debito. La notizia che l’unicorno stesse per mettere a segno un maxi finanziamento a sei cifre aleggiava nell’aria da tempo (qua vi avevamo informato su alcune indiscrezioni), ma non si era a conoscenza della cifra esatta. Il megaround è stato guidato da General Catalyst. Tra gli investitori anche Lightspeed Venture Partners, Andreessen Horowitz, Nvidia, Samsung Venture Investment Corporation, Salesforce Ventures, Belfius, Bertelsmann Investment, BNP Paribas, Bpifrance (attraverso il suo fondo Digital Venture), Cisco, Eurazeo, Headline, il fondo di rischio di Hanwha Asset Management, IBM, Korelya Capital, Latitude, Millennium New Horizons, Sanabil Investments, ServiceNow e SV Angel. L’unicorno, dopo avere ottenuto lo scorso anno 112 milioni di dollari, è oggi valutato 6 miliardi di dollari.
Leggi anche: Mistral AI, le ultime sull’unicorno francese. Round in arrivo? La scaleup verrebbe valutata 5 miliardi
I piani di Mistral AI
Mistral AI è un concorrente relativamente nuovo nello spazio dell’intelligenza artificiale ma si sta avvicinando sempre di più al suo competitor europeo di OpenAI, Anthropic, e ad altri giganti dell’intelligenza artificiale. Co-fondata da ex studenti di Meta e DeepMind di Google, l’unicorno francese attualmente sta lavorando su modelli di intelligenza artificiale più performanti che potrebbero concorrere con GPT-4o di OpenAI, Claude 3 di Anthropic e Llama 3 di Meta. Con una licenza open source, Mistral AI ha già rilasciato sotto licenza Apache 2.0, Mistral 7B, Mistral 8x7B e Mistral 8x22B. «Questo nuovo round ci mette in una posizione unica per spingere la frontiera dell’intelligenza artificiale e portare la tecnologia avanzata nelle mani di tutti – ha affermato in una nota il cofondatore e CEO di Mistral AI, Arthur Mensch – E garantisce l’indipendenza dell’azienda, che rimane completamente sotto il controllo dei fondatori».