La startup Silla Industries produce Prisma, un caricatore di veicoli elettrici. A un anno dal lancio ne ha venduti mille e ha un accordo con una grande utility italiana
Un caricatore universale per la mobilità elettrica, ideato, progettato e prodotto interamente in Italia. A sviluppare Prism una startup veneta, Silla Industries che, nata nel 2017, conta già dieci dipendenti e la vincita di un bando lanciato dal Joint Research Center della Commissione Europea per lo Smart Living per un progetto internazionale di co-sviluppo e sperimentazione che la vedrà fornire il proprio know-how, oltre alle stazioni di ricarica, ai laboratori di Ispra e di Petten in Olanda nei prossimi mesi.
Come funziona Prism
Il caricatore, in vendita online sul sito di Silla Industries, funziona con tutti i veicoli elettrici provvisti di connettore di Tipo2, standard in Europa per la ricarica di veicoli completamente elettrici e ibridi plugin. Il sistema consente di gestire in maniera intelligente l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico per la ricarica del veicolo elettrico: “Come ricaricare il veicolo a casa è un tema molto caldo – commenta Alberto Stecca, uno dei due fondatori – la nostra idea è stata quella di utilizzare l’energia in eccesso prodotta dall’impianto solare per ricaricare le batterie dell’auto elettrica, anziché cedere questo surplus alla rete elettrica”.
Il caricatore da muro Prism consente di farlo configurando il bilanciamento dei carichi per integrare la produzione dell’impianto fotovoltaico con un minimo di energia prelevato dalla rete quando la produzione solare è minore, ad esempio in inverno, oppure non sufficiente per la ricarica dell’auto elettrica. Chi non ha l’impianto fotovoltaico, invece, può risparmiare sull’energia elettrica prelevata dalla rete programmando la carica e scegliendo le tariffe orarie più convenienti. Prism è un caricatore da muro che deve essere installato in garage da un elettricista, in modo semplice. Ha la capacità di gestire la potenza disponibile al contatore di casa, senza mai superarla, regolando automaticamente la carica erogata alla vettura per evitare cali di tensione e blackout.
Prisma si trasforma anche in un hotspot dotato di wi-fi: “Le nuove automobili hanno sempre aggiornamenti software da scaricare e spesso il wi-fi nei box non è funzionante. Prisma fa da ripetitore”. Infine il sistema Prism Duo consente anche di ricaricare due veicoli contemporaneamente: “Abbiamo studiato questa soluzione soprattutto per i nostri clienti retail: alberghi, ristoranti, locali e anche per i condomini”; aggiunge il fondatore.
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La storia
La società, che nel 2020 ha prodotto e venduto un migliaio di dispositivi, punta a decuplicare nel 2021 e ha chiuso un accordo per fare wallbox per una delle maggiori utilities italiane. “La mia grande passione per le auto, unitamente alla consapevolezza che il futuro è elettrico, mi hanno portato a credere fortemente in questo progetto – aggiunge Stecca -. L’incontro con Cristiano è stato determinante nel prefigurare la strada che intraprendiamo oggi ufficialmente. Silla Industries è già al lavoro su nuovi importanti progetti di innovazione dell’e-mobility, che vedranno la luce nei prossimi mesi affiancando Prism Solar in questo presidio di un mercato che in Italia, ma anche in buona parte del mondo, ha appena iniziato a consolidarsi”.
I due erano stati tra i primissimi in Italia ad aver investito in questo settore, già con la società Cartender che noleggia autovetture Tesla. Delle prime 15 Tesla vendute in Italia, sei erano loro. “Siamo effettivamente stati tra i primi in Italia e in Europa a scoprire il potenziale della mobilità elettrica e a promuoverla – afferma Cristiano Griletti, Head of R&D di Silla Industries -. Il mio desiderio è quello di mettere le mie conoscenze tecniche ed elettroniche, al servizio dell’innovazione e del progresso, per renderlo accessibile a un numero sempre più ampio di persone. Se pensiamo ai dati appena pubblicati, che hanno visto il 53% dei norvegesi nel 2020 scegliere come auto nuova un veicolo elettrico, non posso che essere sempre più confidente sulla giustezza del percorso di Silla”.