Google aumenta i propri investimenti in India, puntando su Namma Yatri, rivale di Uber e Ola (un altro importante soggetto attivo nel subcontinente). A differenza del modello di business di questi ultimi due soggetti, che impongono ai driver una commissione del 25/30%, l’azienda fondata a Bangalore nel 2022 non richiede alcuna commissione, ma guadagna attraverso una fee mensile che pagano i driver di tuk-tuk o auto.
Namma Yatri e il mercato del ride sharing nel subcontinente
Il mercato del ride-sharing in India è dominato da Uber e Ola. Secondo le stime, Uber e Ola insieme controllano la maggior parte del comparto. Fino a pochi anni fa Ola ha avuto un vantaggio significativo, arrivando a dominare il 59% del mercato. La concorrenza di altre app come Rapido e Meru Cabs ha allargato le opportunità per altre società innovative.
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La startup sostenuta da Google si appoggia all’Open Network for Digital Commerce, piattaforma voluta dal governo indiano che mira a rendere più accessibile il commercio elettronico nel Paese. Dal 2022 ha effettuato oltre 46 milioni di corse in varie città. Come si legge su TechCrunch la società ha dichiarato di essere già profittevole. L’India sta diventando uno dei mercati più importanti per le Big Tech.