L’Antitrust americana ha avviato un’indagine su Nvidia per verificare se l’azienda abbia abusato della sua posizione dominante nel settore dei chip, limitando la scelta dei clienti. La richiesta è stata inviata dopo le denunce arrivate da parte dei concorrenti e alla luce delle continue perdite in Borsa che coinvolgono la big americana dei chip. Dopo aver bruciato oltre 500 miliardi di market cap, le azioni di Nvidia ha continuato a perdere valore e ieri, martedì 3 settembre, hanno registrano una perdita record di 279 miliardi di dollari, per un calo del 9,5% del valore di mercato.
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L’indagine dell’Antitrust USA
L’Antitrust ha acceso un faro su Nvidia e altri chipmaker per capire se stanno abusando della propria posizione di forza allo scopo di limitare la possibilità dei clienti di ricorrere ad altri fornitori. Il Dipartimento di Giustizia, che aveva già precedentemente indagato su Nvidia, ha ora inoltrato la richiesta legalmente vincolante di fornire una serie di informazioni. «Nvidia vince per merito, come riflesso nei nostri risultati e nel valore per i clienti, che possono scegliere qualsiasi soluzione sia per loro migliore», ha commentato all’agenzia americana il colosso dell’IA.
Il mese scorso, il Dipartimento di Giustizia aveva avviato un’indagine sull’azienda dopo le denunce dei concorrenti che sostenevano che l’azienda avesse abusato della sua posizione dominante sul mercato.