La startup finlandese punta a risolvere i problemi ambientali associati alle uova, una delle proteine animali più utilizzate al mondo
La startup biotech finlandese Onego Bio ha appena chiuso un seed round da 10 milioni di guidato dai venture capital Agronomics Ltd e Maki. La tecnologia di Onego Bio, consente la produzione di bioalbume (la parte bianca dell’uovo) con mezzi di agricoltura cellulare attraverso uno specifico processo di fermentazione di precisione che crea identiche proteine dell’albume senza bisogno di animali. Il processo biotecnologico è basato sullo sfruttamento della microflora Trichoderma reesei.
“Abbiamo una grande missione – racconta la Ceo di Onego Bio Maija Itkonen — Vogliamo ripensare le uova e dare alle persone l’accesso a una deliziosa e sana alternativa senza animali”.” L’albume è un punto di partenza intelligente per le proteine di livello successivo. A causa delle sue proprietà funzionali uniche come la gelificazione- spiega l’amministratore delegato – , la schiumosità, il legame e l’emulsione, l’albume è estremamente difficile da sostituire con ingredienti alternativi. In molte applicazioni, l’uovo è l’ultima frontiera prima che si possano realizzare prodotti finali completamente privi di animali”.
L’albume unconventional
Fondata nel 2022, Onego Bio è una startup giovanissima nata all’interno dello spin off di agricoltura cellulare del VTT Technical Research Centre con sede a Espoo, in Finaldia, con l’obiettivo di risolvere i problemi ambientali associati alle uova, una delle proteine animali più utilizzate al mondo. Onego Bio si serve di una tecnologia chiamata Trichoderma, già collaudata a livello commerciale. Questa tecnologia è in grado di produrre l’ovoalbumina, la proteina contenuta all’interno degli albumi delle uova, senza bisogno degli animali, grazie a un processo di fermentazione di precisione e mezzi di agricoltura cellulare — tecnica usata per produrre carne e derivati animali ottenuti da colture di cellule staminali — utilizzando microrganismi e bioreattori in alternativa al tradizionale allevamento di animali. Il metodo può essere paragonato alla produzione di birra, in cui il microrganismo viene alimentato con zucchero per produrre alcol, si legge sul sito della startup.
Uova, tra le proteine animali più utilizzate al mondo
La produzione mondiale di uova ha quasi raddoppiato i suoi volumi negli ultimi 20 anni e si prevede che raggiungerà i 138 milioni di tonnellate entro il 2030. Onego Bio ritiene che la domanda di proteine realizzate senza ricorrere all’allevamento animale aumenterà a livello globale, per contrastare il riscaldamento climatico e altri rischi ambientali, come l’uso eccessivo della terra, le emissioni di gas serra, la scarsità d’acqua e il rischio di pandemie globali.
Il team della startup ha sviluppato un metodo di agricoltura cellulare sicuro, sostenibile ed economico per produrre l’ovoalbumina, la parte bianca dell’uovo. Questo processo biotecnologico, basato sullo sfruttamento della microflora Trichoderma reesei per la produzione di proteine, con l’aggiunta di acqua, zucchero e alcuni minerali, può fornire significativi miglioramenti ambientali alla produzione di albume. L’agricoltura cellulare utilizza microrganismi e bioreattori invece degli allevamenti tradizionali di animali.
Il progetto pilota in Finlandia per la commercializzazione
Onego Bio si concentrerà sulla realizzazione della sua produzione pilota in Finlandia nei prossimi anni e sull’acquisizione delle necessarie approvazioni commerciali per il suo primo prodotto, la polvere di bioalbume senza animali. Il prodotto sarà commercializzato per la prima volta negli Stati Uniti, dove il panorama normativo consente un ingresso più rapido nel mercato.
Onego Bio ha in programma di commercializzare il prodotto come ingrediente alimentare per l’industria dei prodotti da forno e dolciari, nonché un integratore proteico per prodotti per il fitness, per poi entrare nel mercato dei consumatori con i propri prodotti a marchio per la panificazione e la cucina.
“VTT ha un know-how di livello mondiale nel campo dell’agricoltura cellulare e della produzione di proteine a base microbica”, afferma Tua Huomo , Executive Vice President, VTT in una nota. “In Finlandia ci sono grandi aziende che lavorano in altri settori dell’agricoltura cellulare, è il momento di alzare l’asticella, e prendere una posizione anche per le proteine che sono tradizionalmente di origine animale. Ci auguriamo che questa iniziativa venga ricordata come una delle grandi pietre miliari verso un sistema alimentare più sostenibile e sano”, conclude Huomo.