L’iniziativa lanciata da Kion e Cinetica ha l’obiettivo di digitalizzare tutti gli ambiti gestionali della didattica attraverso strumenti facilmente accessibili a genitori, studenti e insegnanti
Addio ai libretti delle assenze, alle pagelle di carta, alle programmazioni stampate per ogni materia. L’immagine della scuola con il volto dell’impiegato della segreteria sommerso da faldoni è destinata a scomparire. A dare una mano al processo di digitalizzazione e dematerializzazione e degli istituti sarà il “Progetto 100 scuole”, ideato dall’azienda Kion.
IL PROGETTO 100 SCUOLE
La sperimentazione del sistema che prende il nome di Didanet, è basata su una piattaforma tecnologica completamente “cloud” al servizio di docenti, del personale amministrativo e delle famiglie. Non stiamo parlando solo dell’uso del registro elettronico. Il progetto partito con le prime dieci adesioni ha lo scopo di attivare un modello di innovazione della scuola basato sulla progressiva digitalizzazione di tutti gli ambiti gestionali della didattica: dalla segreteria alla comunicazione con le famiglie, dalla gestione documentale ai contenuti digitali per la didattica.
L’OBIETTIVO
Kion creata nel 2001, posseduta al 100% dal Consorzio Interuniversitario delle Università italiane (Cineca), dal Ministero dell’Istruzione e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), è pronta a rivoluzionare le abitudini di professori e genitori. L’obiettivo è quello di sistematizzare e informatizzare ogni momento della vita scolastica rendendo tutto più facile.
Per il prossimo anno scolastico si dovranno individuare 100 scuole rappresentative delle diverse situazioni e necessità scolastiche diffuse in Italia, da coinvolgere in questa iniziativa.
Con queste parole Vittorio Ravaioli, amministratore delegato di Kion, spiega gli obiettivi del progetto 100 scuole
«Con il nostro progetto intendiamo portare un contributo fattivo alla divulgazione della cultura digitale in un contesto che potrebbe ottenere numerosi benefici dal ricorso alla tecnologia. Vogliamo offrire un’evidenza concreta di come sia possibile migliorare, attraverso strumenti facilmente accessibili, tutti i livelli della vita scolastica»
I RISULTATI
Le scuole che sono partite per prime hanno già dato i primi risultati positivi. Le prime elezioni scolastiche online con più del 52% di genitori partecipanti, la realizzazione dell’iper-pagella, il primo titolario per la gestione documentale degli istituti comprensivi.
A settembre altri 30 istituti lavoreranno sul fascicolo digitale dello studente, sul curriculum digitale per l’alternanza scuola – lavoro, sulla piattaforma di condivisione di contenuti didattici innovativi e la dematerializzazione dei centri professionali.
Siamo di fronte ad un ribaltamento di quello che è considerato il concetto di scuola 2.0. Non bastano i laboratori di informatica o le Lim ma di fronte ad un’eccessiva burocratizzazione serve una risposta. Un progetto che è destinato a mandare in soffitta anche gli ormai desueti progetti sulla qualità scolastica che hanno visto aumentare la carta da firmare e vidimare a patto di avere il famoso certificato di qualità.