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Nell’ecosistema del pet-tech globale UNLEASHED di Purina ha l’obiettivo di sondare il mercato delle startup per accelerare le più promettenti. Dopo aver raccolto più di 1.400 candidature da 50 Paesi, Italia compresa, e accelerato oltre quaranta aziende innovative dal 2019, il programma ha da poco inaugurato la settima edizione. Le application rimarranno aperte fino all’11 luglio e l’annuncio dei vincitori è stato fissato per febbraio 2026.
Il mercato in Italia
Il format di UNLEASHED per questa nuova edizione si conferma quello collaudato: venti settimane di lavoro guidato da coach interni al gruppo di Purina e l’accesso al network dei precedenti partecipanti, passaggio che spesso si traduce in accordi commerciali stabili dopo il demo day. Il successo del programma poggia su un’esperienza che supera i centotrent’anni di ricerca e sviluppo nel pet care: Purina è stata fondata nel 1904 e, dalla nutrizione alle scienze veterinarie, ha costruito un portafoglio di competenze che oggi rende possibile trasferire metodologie di R&D, dati e canali distributivi alle giovani startup selezionate.
Ma di che mercato stiamo parlando? Secondo i dati del Rapporto Assalco – Zoomark, soltanto in Italia alimenti per cani e gatti hanno registrato un giro d’affari da 3,12 milioni di euro nel 2024 (erano 2,3 milioni nel 2021); una parte importante del settore è giocata dagli accessori: 83,7 milioni di euro lo scorso anno; a orientare poi l’acquisto dei prodotti sono soprattutto la qualità nutrizionale (71%) dei prodotti e il prezzo (65%), ma anche l’innovazione di prodotto (20%) è tra i fattori che fanno la differenza in ambito retail. Torniamo ora a scoprire di più su UNLEASHED.

I vincitori dell’edizione 2025 di PURINA UNLEASHED
L’ultima edizione ha offerto un quadro piuttosto chiaro degli ambiti di frontiera. Dall’Italia arriva Aitem, che ha presentato LAIKA, un assistente conversazionale basato su Intelligenza artificiale che supporta il veterinario nelle diagnosi differenziali, integra referti di laboratorio e sperimenta un modulo voce-a-voce per gestire i casi clinici. La sua presenza conferma la vivacità di un comparto veterinario nazionale che può competere a livello globale.
Accanto al progetto italiano, tra i vincitori di UNLEASHED 2025 compaiono Hubii, che in Brasile trasforma la messaggistica in un canale di commercio conversazionale tra negozi di quartiere e proprietari di animali; Petnow, dall’economia digitale coreana, che identifica cani e gatti attraverso una biometria nasale oculare; Petpaw, piattaforma thailandese che mette in relazione community, servizi e vendita al dettaglio; Petsy, iniziativa polacca dedicata a un servizio di pet-sitting certificato; SmartPetCare, con sede in Svizzera, che punta su un distributore smart di umido per gatti capace di dialogare con l’app di dieta; infine Umami Bioworks, da Singapore, impegnata nello sviluppo di proteine ittiche coltivate per snack più sostenibili.
Su quali startup punta PURINA UNLEASHED
La scelta di Purina di investire in progetti spesso già in fase di scaleup, piuttosto che su proof-of-concept ancora acerbi, segue una logica di rapida implementazione commerciale. Un caso delle precedenti edizioni lo dimostra: Feragen, startup austriaca specializzata in analisi genetiche che permettono a veterinari e allevatori di individuare oltre duecento patologie ereditarie, dopo il percorso del 2022 ha consolidato la collaborazione con l’azienda entrando nei canali di distribuzione.
Guardando alla prossima call, le linee guida del Purina Accelerator Lab sono chiare: servono tecnologie che rispondano a bisogni reali nella gestione quotidiana degli animali da compagnia, preferibilmente con un modello di business già operativo in almeno un mercato e una traiettoria di crescita credibile su scala internazionale. L’Intelligenza artificiale, dai modelli predittivi per la salute agli algoritmi di personalizzazione nutrizionale, resta una priorità dichiarata, ma sarà valutata pure la sostenibilità economica e ambientale della soluzione proposta.
Per l’Italia il caso LAIKA e di altre startup che hanno partecipato e inviato le application in questi anni dimostra che esiste spazio per competenze verticali capaci di dialogare con i grandi hub dell’innovazione alimentare e veterinaria. Con la scadenza per le candidature poco prima di metà luglio il tracciato è fissato: ci sono alcune settimane per raccogliere tutti i documenti e inoltrare l’application. Appuntamento dunque a febbraio, quando scopriremo chi si sarà meritato la volata finale.