Ecco le statistiche dell’esame di stato che hanno affrontato i maturandi italiani. Fonte dati MIUR e Skuola.net
Il MIUR, come ogni anno, ha diffuso tutti i dati e le statiche dell’esame di stato che abbiamo deciso di raccogliere all’interno di una infografica.
La maturità e mondiali di calcio sono stati una triste doppietta per gli studenti con il naso sui libri fino all’ultimo secondo per il ripassone della disperazione. Skuola.net ha condotto un sondaggio per sapere cosa hanno fatto gli studenti durante le partite. Un risultato inaspettato: quasi il 40% dei ragazzi non ha visto la nazionale.
Quest’anno sono 491.224 i maturandi, 267 studenti in meno rispetto al 2013 (solo lo 0,05%). Le cifre sono invece aumentate del 9% rispetto al 2012 quando gli studenti erano 450.747. La maggior parte dei candidati proviene dalle scuole statali (91%), mentre solo una minoranza ha frequentato delle scuole paritarie.
Sono circa 558 gli studenti che stanno concludendo il loro percorso in 23 istituzioni italiane all’estero, (fra statali e paritarie). Rispetto allo scorso anno sono inoltre raddoppiate le scuole coinvolte nel progetto Esabac (Esame di Stato-Baccalauréat), che coinvolge 123 istituti, permettendo agli studenti di ottenere un doppio diploma italiano e francese grazie ad un accordo fra i due Paesi sottoscritto nel 2009.
La percentuale dei non ammessi all’esame è pari al 4,3%, mentre le commissioni impegnate nelle operazioni sono 12.105.
La prima prova ha aperto le danze il 18 Giugno. Quattro le tipologie d’esame: analisi del testo, saggio breve, tema di argomento storico, tema di ordine generale e 6 ore di tempo per lo svolgimento. Abbiamo già parlato qui delle preferenze degli studenti, che per il 28,5% hanno scelto il tema sulla pervasività tecnologica e il 17,7% quello di ordine generale sulle periferie, a partire da una profetica riflessione dell’architetto e senatore a vita Renzo Piano. Solo il 4,2 % ha scelto il tema su Salvatore Quasimodo, e ancora di meno (il 3,8%) ha deciso di svolgere il tema storico.
Curioso il sondaggio di Skuola.net sul comportamento dei ragazzi durante i mondiali: quasi il 40% di loro ha preferito studiare per l’esame di stato, senza concedersi neanche una pausa di 90 minuti per guardare la nazionale.