«Mentre la Lombardia ha più scaleup, il Lazio ha la miglior quota, cioè la percentuale delle scaleup rispetto al campione di tutte le aziende osservate. La media nazionale delle scaleup è dello 0,54% e Roma è allo 0,94%». Christian Lechner, Full Professor of Entrepreneurship alla Luiss Business School, ci ha aiutato a fare il quadro sull’ecosistema romano, in particolare seguendo il trend delle scaleup. In vista di SIOS24 Summer, in programma il 20 giugno a Roma, negli spazi del Gazometro di via Ostiense, continua il nostro percorso editoriale di avvicinamento verso un appuntamento che sarà, di nuovo, ricco di spunti per chi fa impresa, innova, investe e genera sviluppo.
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Roma: dai VC alle università
Senz’altro l’hub milanese resta trainante per l’ecosistema, ma come raccontiamo nei nostri Viaggi in Italia il Paese è ricco di distretti che crescono da anni, specializzati in vari settori. Come ci ha fotografato il professore Christian Lechner, Roma è una realtà che si è consolidata grazie a una serie di fattori. «C’è una struttura di accompagnamento per startup e scaleup. Gioca a favore anche la vicinanza a realtà come Invitalia e CDP Venture Capital. E ha un peso anche il fatto che Roma, come città universitaria, è forse tra le più grandi in Europa, con più di 200mila studenti».
Dai grafici che StartupItalia ha avuto modo di vedere, il quadro per le scaleup romane è promettente. Ma visto che non sempre sulle definizioni si è concordi è bene capire che cosa si intende in questo caso per scaleup: sono le aziende con meno di 10 anni di attività alle spalle, cresciute almeno del 40% in 2 degli ultimi 3 anni. Se la Lombardia ha il più alto numero di scaleup il Lazio ha la più alta percentuale di imprese in iper-crescita nel 2022 e anche di scaleup. I dati, come si nota nel grafico qui sotto, si riferiscono al 2022.
Christian Lechner: la “ricetta” per diventare scaelup
Sul fronte delle startup Milano guida la classifica con 2.831 aziende innovative (quasi il 20% del totale nazionale) e Roma segue con 1.659 (11,6%). I dati sono ripresi dalla Relazione Annuale (2023) al Parlamento realizzato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Come possono queste aziende che sviluppano progetti ad alto rischio di fallimento riuscire a scalare? Esiste una strada?
«I follow on investment dovrebbero essere molto più veloci a livello di tempistiche – ha argomentato il professore -. In quella fase l’imprenditore ha ancora meno tempo e dunque è più difficile fare una sorta di formazione. Servono da una parte le ambizioni di crescere e dall’altra un ecosistema che aiuta. Per questo in Francia puntano molto sui campioni nazionali e mettono soldi su quelle realtà che sembrano aver le carte giuste».
Una mappa delle scaelup europee
I dati sono fondamentali per conoscere l’ecosistema ed è per questo che sta per essere lanciato un portale aperto a tutti – dai ricercatori agli investitori – per mappare in particolare il settore delle scaelup in tutta Europa. La piattaforma sarà in grado di monitorare in tempo reale il numero (e le nuove nascite) di scaleup in tutta Europa e sarà presentato a Roma il 10 e 11 giugno a Villa Blanc durante la seconda conferenza dell’European Scaleup Institute (ESI), ospitata da Luiss Business School.
L’ecosistema nazionale è cresciuto negli ultimi anni e, come dimostrato del recente annuncio di CDP Venture Capital con il nuovo Piano Industriale 2024/2028, in futuro il Fondo Nazionale Innovazione continuerà a giocare un ruolo trainante, anche in un’ottica di maggiore attrattività dell’Italia rispetto agli investitori esteri. «A Roma gli ingredienti ci sono. È forse più una questione di unire i punti. Quello che manca alla Capitale, ma in generale all’Italia, è la capacità di generare interesse agli occhi degli investitori internazionali. Bisogna rendere più visibile l’ecosistema italiano all’estero».
Come ha spiegato il professore Christian Lechner occorre «fare un marketing attivo dell’Italia». Occasioni come quelle di SIOS sono centrali per raccontare talenti, tecnologie e trend che emergono nell’ecosistema. A SIOS24 Summer a Roma, il 20 giugno, daremo spazio alle persone che continuano a innovare, convinti che un modo per generare il cambiamento sia ascoltare storie in grado di ispirare.