Il progetto SOS Scuola ha l’obiettivo di dare un nuovo look alla scuola pubblica italiana, coinvolgendo ragazzi, professori ed esperti da tutto il mondo
Qualcuno lo definisce un miracolo ma si tratta solo di un progetto innovativo a cui hanno creduto in tanti: rigenerare le scuole dandogli un nuovo look coinvolgendo studenti, docenti e artisti di tutto il mondo. I primi a far camminare questa idea sono coloro che l’hanno avuta: Paolo Bianchini e Paola Rota della casa di produzione Alveare Cinema, che hanno dato il via al progetto SOS Scuola.
Dove non arriva lo Stato, stavolta ci pensano coloro che vivono la scuola. Uno dei primi cantieri è partito al liceo “Ninni Cassarà” in via don Orione a Palermo dove da qualche giorno 100 alunni americani, europei e cinesi accanto ai ragazzi veneti del liceo Guggenheim, stanno dipingendo le classi, la palestra e l’atrio. Tutto è nato dal film “Il sole dentro” e dal movimento “Fatti sentire” .
Dall’incontro con gli studenti e i docenti di diversi istituti è scaturito il progetto “S.O.S Scuola” che non è una semplice richiesta d’aiuto, ma un invito ad agire insieme, a scambiarsi competenze e a superare gli ostacoli di carattere economico che tendono a marginalizzare il diritto di vivere in un luogo accogliente.
Il progetto si pone l’obiettivo di cooperare dal basso senza mai sostituirsi a quanti sono chiamati a mettere in sicurezza gli edifici scolastici e tutelare l’istruzione. La prima tappa si è materializzata a Palermo: dopo una fase di elaborazione delle idee che li ha visti protagonisti insieme a docenti e artisti, sul profilo Faceebok e sul sito del progetto, sono passati all’azione.
Dal 21 luglio sono arrivate squadre di giovani studenti volontari da New York, da Washington, dalla Francia, dal Lussemburgo, dal Belgio e dalla Cina, pronti a trasformare il liceo “Ninni Cassarà”. I progetti sono pronti: sulle pareti dei corridoi del liceo saranno dipinte querce e frasi che fanno riferimento all’etica e al senso civico e anche la palestra sarà sottoposta ad un restyling.
Un campo di lavoro per la Scuola pubblica italiana che permette agli studenti stranieri di conoscere meglio l’Italia. Di giorno sono previsti i lavori e durante le serate momenti ricreativi, dibattiti culturali e incontri. E’ stata coinvolta anche l’associazione “Libera, nomi e numeri contro le mafie”.
Al Cassarà pensano già in grande: vorrebbero far ripartire il bar della scuola ora in disuso. Un modello d’imprenditoria che mette in campo gli studenti in primis. In questi giorni a collaborare a questa iniziativa innovativa e audace, alla quale ha presenziato anche il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi, è arrivata anche la Coldiretti che per tutta la durata del progetto fornisce frutta e verdura agli studenti arrivati a Palermo: un modo per far conoscere loro i meloni gialli, le angurie, lattughe, zucchine, fichi d’india tutto rigorosamente a chilometri zero e di stagione. Intanto nei giorni scorsi all’istituto di Arsoli, in provincia di Roma, hanno celebrato il successo dell’iniziativa SOS Scuola.
Nell’edificio che dovrebbe ospitare gli studenti della scuola secondaria, sono state ridipinte le pareti delle aule e del corridoio del terzo piano. Una vera e propria rivoluzione dal basso che potrebbe mettere in moto la “macchina” del volontariato internazionale: il liceo palermitano e l’istituto comprensivo di Arsoli sono solo due delle migliaia di scuole che necessitano di ristrutturazioni. Basta pensare all’ultimo rapporto Censis che fotografa 24 mila scuole che hanno impianti mal funzionanti o fuori norma e 9 mila con “intonaci a pezzi”.
Ecco lo storify che mostra come gli studenti, i docenti, gli artisti e i sostenitori del progetto S.O.S. Scuola.