Dodici le startup che sono state accelerate durante la terza edizione di Techstars, il programma internazionale di accelerazione che a Torino ha sede nelle O.G.R. (Officine Grandi Riparazioni).
Iniziato il 24 Gennaio, dopo 13 intense settimane di lavori, il programma si è concluso il 21 Aprile, durante il Demo Day. Family+Happy; Gymnasio; Hive Power; Inputsoft; Lawyerd!; NATIX; NRGI.ai; OPTIMIZ; Strategic BIM; Voltaage; Volteum Fleet; Xworks Tech si sono presentate, con i loro pitch, il 21 aprile, negli spazi delle OGR.
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L’acceleratore Techstars
Techstars è una società nata nel 2006 a Boulder, in Colorado. In questi anni si è sviluppata tra i leader mondiali nel settore delle startup come piattaforma globale per gli investimenti e l’innovazione. In collaborazione con Fondazione Compagnia Di San Paolo, Fondazione CRT, ed il Centro di innovazione Intesa Sanpaolo, Techstars, ha lanciato nel giugno 2019, il Techstars Smart Mobility Accelerator con sede a Torino. L’accelerator è ospitato presso le Officine Grandi Riparazioni (OGR), edificio storico recentemente trasformato dalla Fondazione CRT in un centro di cultura e innovazione contemporanea.
Non sono stati anni facili questi ultimi, dalla pandemia alla guerra in Ucraina. Organizzatori, partner e fondatori delle startup hanno dovuto affrontare delle sfide inattese e unire le proprie forze per realizzare obiettivi e concretizzare la propria visione. Il più importante messaggio che arriva da Torino è di ottimismo: i risultati ottenuti sono eccellenti e la capacità di adattamento e sviluppo delle startup è un esempio che va oltre le singole storie.
L’edizione dell’acceleratore Techstars 2022 ha come tema “Cities of the Future”. In ogni edizione sono state selezionate dodici startup internazionali: quest’anno i fondatori delle startup provengono da Italia, UK, Germania, Ucraina, Polonia, Iran, Senegal, Svizzera, Romania, Francia, Ungheria, Grecia. Le 24 startup accelerate nel 2020 e 2021, dopo l’investimento ed il programma di accelerazione Techstars, sono andate avanti raccogliendo oltre 30 milioni di dollari. Un fattore strategico della metodologia di accelerazione delle startup di Techstars è il forte coinvolgimento dei “mentors”: oltre 120 soltanto in questo programma. Una formidabile rete mondiale di persone che è unita da ambizioni e interessi ed è resa forte dal motto “give first”, quello spirito che, nel mondo startup, unisce, nella convinzione che insieme si costruisce oltre se stessi.
Le startup di questo programma si occupano di sfide importanti per l’umanità, per la nostra società: le città, i trasporti, l’energia, le sfide del cambiamento climatico, la fragilità delle catene di fornitura mostrateci in evidenza durante la pandemia e, ora, la guerra e le tensioni internazionali.
La nuova edizione del programma di accelerazione Techstars inizierà a luglio con le application, per poi, proseguire con la selezione e ripartire, secondo lo stesso schema, a gennaio 2023.
Chi sono le 12 startup accelerate da Techstars
Tra le 12 startup accelerate da Techstars ci sono:
- Family+Happy, il servizio di babysitting certificato ideato per far sentire le famiglie al sicuro;
- Gymnasio, un dispositivo portatile che guida e corregge i movimenti di chi fa attività fisica;
- Hive Power, che gestisce e ottimizza tutto ciò che è connesso alla rete: dalle comunità energetiche alla ricarica di veicoli elettrici, con il motore di intelligenza artificiale basato sui dati FLEXO;
- Inputsoft, una piattaforma SaaS per le aziende del settore aeronautico;
- Lawyerd, un software per la protezione del copyright;
- Natix, che consente alle tue telecamere di capire di cosa hai bisogno per aiutarti a intraprendere azioni migliori, più veloci ed efficienti;
- NRGI.ai si posiziona nel mercato dell’energia elettrica con soluzioni di intelligenza artificiale ad alta risoluzione;
- OPTIMIZ consente le ispezioni, a distanza, dei carichi contenuti in containers e la risoluzione automatizzata dei sinistri;
- Strategic BIMè una startup proptech per la gestione dei digital twins che utilizza i dati live degli edifici in modo sostenibile;
- Voltaage è un marketplace per le aziende che hanno bisogno di elettrificare la propria flotta di veicoli;
- Volteum pensa all’ottimizzazione della flotta per auto elettriche, furgoni e autobus;
- Xworks Tech è uno smart marketplace per il commercio globale di rifiuti e materie prime, beni e servizi di recupero.
Cosa fa Voltaage
Voltaage è una startup fondata da Italiani che sono tornati a Torino, reduci da un’esperienza di studio e lavoro internazionale. La startup si occupa di mobilità elettrica, in particolare di pianificazione e gestione di flotte di veicoli aziendali: una tematica di grande attualità al centro della transizione tecnologica che sta trasformando il mondo dell’auto e della mobilità.
La città di Torino è universalmente nota come la patria dell’automobile Italiana, senza nulla togliere alla “motor valley” dell’Emilia Romagna o all’origine milanese ricordata anche dal “biscione” nello stemma dell’Alfa Romeo. Da Torino, città dell’auto, dopo gli studi all’Istituto Superiore Santorre Di Santarosa, Francesco Semeraro, co-fondatore di Voltaage, va a studiare e lavorare all’estero, poi torna a Torino per fondare e sviluppare Voltaage, dopo un’esperienza di sei mesi in Alfa Romeo in Francia sul lancio della Giulia e quattro anni in Accenture.
Vooltage nasce a novembre 2021, e l’opportunità internazionale del programma Techstars è una combinazione “nata in cielo”. Tornare nella “città dell’auto”, che per Francesco è anche città del software con free-lance conosciuti ed apprezzati, è perfetta per costruire una dual company che sfrutta l’esperienza e i contatti in Francia e in Italia. L’intenzione manifestata da Stellantis di fare di Torino un centro di competenza ingegneristico internazionale per l’elettrificazione è incoraggiante.
Semeraro racconta con entusiasmo l’esperienza a Torino in Techstars, sottolineando IL rapporto forte con le altre startup, le opportunità di integrazione delle soluzioni in un ecosistema sinergico, lo stimolo della competizione. “Mi è stato confermato che “accelerazione” non è solo una parola, ma una realtà laddove la combinazione di metodo e di relazioni permette alla startup di ridurre i tempi di apprendimento, entrare in contatto con potenziali clienti, fornitori, consigli grazie alla rete dei mentor e dello staff”, afferma.
Voltaage indirizza un problema molto evidente del mercato della transizione elettrica, ovvero la comprensione della convenienza e fattibilità per un’impresa. Se, infatti, per un privato la scelta elettrica può anche essere motivata da considerazioni “verdi”, da fattori di convincimento ideale, politico, fino a motivazioni di “moda”, per un’impresa e un “fleet manager” la necessità di conciliare obiettivi di CSR (Corporate Social Responsibility) con la convenienza e la sostenibilità economica ed operativa è irrinunciabile.
La sostituzione dei veicoli con motori termici con altri elettrici richiede un’analisi complessa che comprende le abitudini d’uso (frequenza, kilometraggi, tragitti) per mettere a fuoco le esigenze di autonomia di percorrenza, l’opportunità di ricarica batterie, il livello di servizio e, naturalmente, i costi TCO (Total Cost of Ownership). Per questo, un software è la soluzione. Occorre gestire una mole di informazioni per poter effettuare simulazioni in base alla flotta attuale ed al suo costo (veicolo, manutenzione, consumi energetici, altri costi) comparate con alternative elettriche. Si tratta di analizzare e gestire il ciclo di vita dalla scelta della soluzione alla sua gestione.
“Attualmente, l’offerta di veicoli e le opportunità di ricarica permettono di considerare in media già convenientemente elettrificabili il 60% dei veicoli delle flotte aziendali. In particolare, le auto di funzione svolgono in gran parte percorsi casa-luogo di lavoro con percorrenze sotto i 50 Km e restano parcheggiate ore – afferma il cofounder di Vooltage – Sicuramente esistono casi specifici per i quali non è ancora disponibile una soluzione conveniente rispetto alle esigenze di continuità operativa e di ottimizzazione della produttività, ma proprio per questo l’utilizzo di un software che consente di definire soluzioni personalizzate, ad-hoc sul singolo profilo (o cluster) di utenti assume un grande valore sia per chi deve comprare che per chi deve proporre (vendere) soluzioni di mobilità elettrica”.