Con headquarter a Catania e base operativa anche a Milano, The Wave richiama il concept della surf house californiana. «I nostri surfers, tutti under 30, aiutano i clienti a non affogare nel processo di digital transformation»
Cinque ragazzi, il surf e la passione per il digitale. Così, nel 2019, ha preso vita The Wave, agenzia digitale catanese che punta a diventare un polo di riferimento per sviluppatori e appassionati di coding. «Siamo nati con l’idea di fare design e sviluppare prodotti digitali fortemente riconoscibili e performanti – raccontano i founder e soci Francesco Bonanno, Marco Reitano, Edoardo Benissimo, Graziano Dimatteo e Simone Guccio – Abbiamo voluto includere nel nome del brand la nostra passione per il surf con una metafora che richiama la navigazione nel vasto mare del web, cavalcando l’onda della digitalizzazione, in continuo movimento e mutamento». Con headquarter a Catania e base operativa anche a Milano, The Wave richiama il concept della surf house californiana. «Le risorse che lavorano in The Wave – quasi tutti under30 – sono i surfers, con la mission di supportare i clienti nel processo di digital transformation mettendo a disposizione le proprie esperienze e competenze per arrivare sul mercato digitale», raccontano i cofounder.
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Da Catania a Milano
The Wave, specializzata in design, sviluppo software, brand strategy, e nello sviluppo full stack di soluzioni web e mobile, ha chiuso il 2023 con un fatturato che sfiora i 2 milioni di euro, per una crescita che è aumentata del 50%. «Abbiamo pensato di sfruttare il concetto dell’onda come di qualcosa che cresce e che mette il proprio know how a disposizione dei clienti per arrivare sul mercato con una marea di novità. La nostra è una struttura pop, l’atteggiamento è quello di portare una ventata di cambiamento non solo a Catania e a Milano – spiega il team – Nel 2019 eravamo in 6, oggi siamo più di 35. Sul territorio catanese abbiamo sempre avuto le idee molto chiare e in poco tempo siamo passati dal gestire piccoli clienti locali a quelli nazionali con una strategia orientata all’employer branding».
Nomadi digitali
La filosofia e il business model di The Wave viene incontro anche alle esigenze di tanti nomadi digitali che scelgono Catania come tappa intermedia tra i vari spostamenti o più a lungo termine. «Nel nostro spazio di lavoro accogliamo tante persone che sono originarie di qua ma hanno lavorato per molto tempo all’estero e hanno deciso di tornare. Questo è un luogo ideale per chi ama la cultura e per la creazione di un ecosistema che ruota attorno ai settori del design e del coding – afferma il team – Per noi il workless balance non è uscire prima possibile dall’ufficio ma lavorare da dove lo si preferisce in modo sano e proficuo, in un ambiente informale non imbrigliato tra convenzioni e facile da vivere».
La The Wave del futuro
Tra i clienti di The Wave ci sono piccole aziende ma anche corporate. «Portiamo avanti tanti progetti nel settore del fintech, siamo molto attenti alla qualità tecnica e alla costruzione di un portfolio che si autoalimenta, verso la messa a punto, col cliente, di funzionalità e modello di business – conclude il team – Quest’anno puntiamo a consolidare e strutturare ancora di più la nostra presenza su Milano e su Roma, sedi della maggior parte dei nostri clienti. Un altro aspetto per noi molto importante è quello di portare avanti nuove iniziative di welfare e di benessere aziendale».