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La startup torinese che nel 2019 aveva partecipato alla Call for Ideas di GoBeyond, la piattaforma di innovazione responsabile di Sisal, oggi rivoluziona il cleantech attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale. Obiettivo: trasformare i rifiuti in una risorsa e sensibilizzare un numero sempre maggiore di persone
Vi siete mai chiesti dove bisogna buttare uno scontrino? Risposta: non nel cestino della carta, ma in quello dell’indifferenziato, perché si tratta di carta termica, considerata non riciclabile. Questo è solo uno dei tanti suggerimenti che può darvi Nando, tecnologia di Intelligenza Artificiale in grado di monitorare e analizzare la produzione dei rifiuti. L’idea viene da ReLearn, che nel 2019 aveva partecipato alla Call for Ideas di GoBeyond, la piattaforma di innovazione responsabile di Sisal, arrivando tra i finalisti e i migliori progetti in gara.
GoBeyond di Sisal supporta l’ecosistema delle startup a 360 gradi: con il lancio dell’Academy nel 2022 e un dialogo sempre più intenso e strutturato con la propria community, caratterizzato dalla condivisione di idee ed esperienze, GoBeyond è diventato un programma che sostiene l’innovazione responsabile in ogni suo aspetto, dalla formazione, al networking, alla realizzazione di progetti.
ReLearn è oggi una startup avviata che si occupa proprio di innovazione responsabile, in linea con i valori di GoBeyond. Nando è già attivo in 40 aziende e anche Sisal, che adotta un approccio di open innovation, ha scelto di installare la tecnologia nelle proprie sedi di Milano e Roma.
Ma scopriamo qualcosa di più su Nando.
Come nasce
Nel 2021 a Torino un gruppo di cinque giovani ingegneri, ex colleghi di università, si uniscono con una missione semplice, ma significativa: utilizzare l’AI per trasformare i rifiuti in una risorsa, contribuendo al tempo stesso alla sensibilizzazione dei cittadini. La filosofia di partenza? Non puoi risolvere un problema se non lo misuri.
«Per il nome ci siamo ispirati a Ferdinando II di Borbone, che già nel 1832 fece una proposta di differenziazione degli scarti della produzione manifatturiera in base alla loro tipologia», racconta a StartupItalia Fabrizio Custorella, co-founder e CFO di ReLearn.
Come funziona
In concreto, Nando ha una doppia declinazione: sensore plug-and-play da montare sui cestini della spazzatura oppure device con cui scattare una foto al cestino stesso prima di svuotarlo. In entrambi i casi, attraverso un sistema di image recognition, l’AI è in grado di riconoscere, monitorare e analizzare la produzione di rifiuti, offrendo dati sulla quantità e sulla qualità della raccolta, con suggerimenti mirati al riutilizzo e alla riduzione della spazzatura. Le informazioni vengono aggregate e presentate in una dashboard di monitoraggio, che consente ai clienti, per esempio aziende o istituzioni, di comprendere e ridurre l’impatto ambientale grazie ad un migliore waste management. Non solo: un tablet posto nell’angolo di raccolta rifiuti mostra i risultati a tutti, indicando gli errori più comuni e suggerendo in tempo reale dove buttare qualcosa, se non si sa quale sia la giusta destinazione.
L’idea alla base di Nando
Come è nata l’idea di Nando, primo strumento riconosciuto dal U.S Green Building Council in grado di rilasciare la prestigiosa certificazione TRUE Zero Waste? «L’intuizione è venuta nel 2019 dall’osservazione delle dinamiche di vita quotidiana, soprattutto negli uffici delle aziende grandi e piccole che frequentavamo per motivi di lavoro», prosegue Custorella. «Abbiamo pensato di creare uno strumento che servisse al monitoraggio della gestione dei rifiuti, ma anche all’educazione delle persone, perché il modo più efficace per intervenire è innanzitutto cambiare i nostri comportamenti». La svolta è arrivata dopo due anni passati a lavorare al progetto nel tempo libero: «Abbiamo deciso di lasciare il posto fisso e ci siamo buttati nella nostra avventura». Da lì l’evoluzione è stata rapida: in breve tempo ReLearn ha vinto l’European Social innovation Prize – Horizon 22 dell’Unione Europea e ha partecipato ai percorsi di accelerazione di B4i – Bocconi for innovation e ZERO, acceleratore cleantech di CDP, mentre di recente, il 14 novembre 2023, ha chiuso un nuovo round di investimento da 1 milione di euro con la partecipazione di CDP Venture Capital Sgr, LA4G – Luiss Alumni for Growth, , Rigel Ventures, Club degli Investiori, LVenture Group, Feel Venture e Sensible Capital.
La sfida delle challenge
Come riuscire in un’efficace azione di sensibilizzazione? ReLearn lo fa proponendo strategie di gamification aziendali data-driven: «Lavorando con grandi corporate che hanno sedi distribuite su diversi piani e spesso anche su diversi edifici, organizziamo delle challenge a squadre, mettendo in competizione tra loro i dipendenti in base alla posizione dei loro uffici. In palio ci sono buoni scontri da utilizzare su piattaforme ecosostenibili, che si occupano per esempio di moda second hand o di mobilitò elettrica».
Ben venga la possibilità di vincere un premio, anche se in realtà dovrebbe bastare una consapevolezza per sentirsi coinvolti in prima persona: «Ognuno di noi da solo produce in media 3 kg di rifiuti al giorno».
Sguardo al futuro
«Attualmente siamo presenti in circa 40 aziende corporate distribuite in 35 città italiane e in 5 Paesi europei, ovvero UK, Danimarca, Belgio, Spagna e Germania, mentre a dicembre faremo il nostro ingresso in Irlanda», spiega Custorella. Tra le collaborazioni più importanti, c’è quella con Sisal, che di recente ha installato Nando nelle proprie sedi di Milano e Roma.
«Nel corso degli anni abbiamo assistito a un percorso di crescita e connessione tra GoBeyond e le startup che rispondono alla nostra call for ideas. Un legame che si basa sulla condivisione di una mission comune: utilizzare la tecnologia per migliorare la vita delle persone e rispondere a sfide sociali e ambientali», dichiara Davide Orfanelli, Social Innovation Discipline Leader di Sisal. «Ogni anno il numero di startup candidate cresce sempre di più – quest’anno è stata un’edizione da record – e la startup competition non è solo un invito all’innovazione, ma un invito a costruire insieme un futuro più responsabile. Al di là dei premi che mettiamo a disposizione nella call for ideas per supportare nell’immediato le startup vincitrici, GoBeyond oggi è un programma che accompagna startup e innovatori attraverso l’Academy, con un percorso online e offline, e la Community, attraverso incontri con esperti del mondo dell’innovazione e del fare impresa e momenti di networking. Siamo molto fieri di vedere crescere le startup che sono parte dell’ecosistema GoBeyond e in alcuni casi di portare, attraverso un approccio open, le loro soluzioni innovative anche nella vita aziendale di Sisal, come nel caso di ReLearn».
L’obiettivo di ReLearn è ora quello di accelerare la propria crescita, allargando il team da 5 a 15 collaboratori ed espandendosi in nuovi mercati, ma soprattutto quello di coinvolgere una comunità sempre più ampia di cittadini. «Al momento la nostra community è composta da 12.000 persone e finora abbiamo migliorato la qualità della raccolta di 9000 kg di spazzatura, contribuendo così alla riduzione della CO2, perché i rifiuti sono la quarta fonte di emissione di anidride carbonica».