Si dice che l’approfondimento culturale e la velocità della sua fruizione, non siano compatibili. La verticalità della conoscenza non si adatterebbe all’orizzontalità dell’attenzione. Forse è vero per il cinema nel formato tradizionalmente lungo, ma il cortometraggio rappresenta un’importante eccezione, destinato al successo in un’epoca di video brevi in formato “snack”. E parliamo anche di cortometraggi d’autore, complessi e autorevoli.
WeShort è la piattaforma del grande cinema breve, che consente di godersi i cortometraggi più belli provenienti da tutto il mondo, sempre a portata di mano in diversi momenti della giornata. In pausa pranzo, in treno, in aeroporto, prima di andare a dormire e persino a scuola: c’è sempre un cortometraggio che dura il tempo giusto, proponendo il contenuto perfetto per quella specifica situazione.
WeShort si inserisce nella industry delle discipline artistiche e culturali: un settore complesso e troppo sottovalutato in Italia, ma che grazie a call come MVP Factory – Il Laboratorio delle Idee, può trovare un supporto concreto, dedicato agli operatori e ai professionisti del settore creativo.
Candidati a MVP Factory! La call scade il 23 giugno
Ne abbiamo parlato con Alessandro Loprieno, Founder & CEO di WeShort, che dopo aver lavorato nove anni presso una compagnia aerea, ha deciso di iniziare il suo percorso nel settore cinematografico. Dal 2018 è entrato in relazione con il mondo di Hollywood collaborando in un progetto di finanza tecnologica applicata al settore cinematografico con produttori che hanno finanziato film come Birdman, Black Mass, Killer Joe, Hacksaw Ridge, Snowden, The Green inferno. È socio fondatore di Lopriadvisor, che si dedica alle pubbliche relazioni, matching e ricerca di capitale nel mondo del cinema e innovazione.
Ma il momento decisivo, il “ciak” ideale per avviare questa bellissima storia è arrivato partecipando e vincendo l’edizione SIOS Giffoni, nel 2021.
E oggi, anche grazie a quell’esperienza, WeShort è partner della call MVP Factory per investire nel futuro delle startup, del cinema e delle opere artistiche. È anche socio fondatore di Lopriadvisor, che si dedica alle pubbliche relazioni, matching e ricerca di capitale nel mondo del cinema e innovazione.
Alessandro Loprieno, Founder di WeShort
Loprieno, quando è scattato il primo “ciak” dell’idea di WeShort?
Ero un operatore di volo, lavoravo sugli aeroplani ma durante la pandemia gli aerei si fermarono. Sono un appassionato di cinema e così mentre eravamo chiusi in casa ho deciso di approfondire il tema dei cortometraggi. Le persone guardavano Netflix mentre io la studiavo. Così ho pensato che esistessero le condizioni per progettare una startup come WeShort.
Quali sono i presupposti per la nascita di WeShort?
Oggi la fruizione dei video brevi è dominante e gli smartphone hanno cambiato radicalmente il nostro modo di vedere i film. Il tempo è poco, tutto si guarda molto velocemente perciò ho pensato che in questo scenario i cortometraggi potessero diventare i prodotti ideali da guardare in tante situazioni diverse. Ma c’è anche una motivazione legata al cervello umano.
Ossia?
Le neuroscienze confermano l’adattabilità del nostro cervello a dedicarsi a video e prodotti di breve durata. Le nostre nuove modalità di fruizione dei video ci impongono un limite di tempo oltre il quale la soglia dell’attenzione si riduce. I cinefili più giovani, sebbene apprezzino il cinema d’autore e opere di una certa lunghezza, sono comunque cresciuti in questo contesto, portati a guardare prodotti di qualità di breve durata.
Cosa intende per breve durata?
Dai 15 ai 20 minuti. È la durata media di un cortometraggio richiesta anche dai Festival.
Qual è stato il momento decisivo per WeShort?
Senz’altro la vittoria di SIOS Giffoni 2021. Da quel momento è cambiata la mia prospettiva. Una giornata che mi ha regalato gioia e tanta visibilità, della quale ho un ricordo molto particolare: arrivai con una vecchia Fiat Punto dopo aver venduto la mia precedente automobile per trovare le prime risorse per avviare WeShort. Contestualmente abbiamo realizzato i primi aumenti di capitale, siamo cresciuti e oggi in WeShort lavorano 10 persone e 15 volontari per la selezione dei cortometraggi che ci vengono proposti.
Qual è il vostro modello di business?
Ci vengono proposti più di 500 cortometraggi a settimana da rendere disponibili sulla nostra piattaforma e procediamo con una selezione di quelli che reputiamo più validi. Ci rivolgiamo direttamente al fruitore finale del cortometraggio, ma abbiamo anche avviato un business B2B con WeShort Originals.
Di cosa si tratta?
Partecipiamo direttamente alla produzione di alcuni nuovi cortometraggi e a progetti di qualità, offrendo alle aziende la possibilità di associarsi. In questo modo ottengono grande visibilità all’interno dei cortometraggi che poi verranno visti nei Festival più importanti e distribuiti in streaming. Chiunque abbia già uno o più cortometraggi su WeShort ha la possibilità di proporci nuovi progetti di cinema breve che possano diventare le WeShort Originals dei prossimi anni. Ma non solo: WeShort è adatto anche a progetti di istruzione nelle scuole, dove i docenti possono trovare cortometraggi interessanti, classificati a seconda dei temi e delle materie.
WeShort è partner della call MVP Factory. Cosa vi ha spinto a sostenere l’iniziativa?
In Italia ci sono appena 50 startup che si occupano di prodotti audiovisivi e prodotti culturali e vanno assolutamente sostenute. Questa è una industry potenzialmente fortissima ma i Venture Capital vanno sensibilizzati e servono acceleratori verticali. Tutt’oggi quando si fa applicazione a un bando, spesso manca la categoria “entertainment” tra le varie opzioni. L’anno scorso abbiamo vinto 3 bandi e siamo ancora in attesa di 300mila euro di finanziamento. Per queste ragioni una call come MVP è molto importante per sostenere il settore, che è composto da startup con una forte vocazione creativa ma anche con skill tecnologiche.