Oggi i software possono comporre testi e melodie saccheggiando qua e là, indifferenti al copyright. Nella storia della proprietà intellettuale non c’è mai stata così tanta incertezza, tra lentezze normative e algoritmi misteriosi. L’esperto Andrea Sirotti Gaudenzi: «C’è un vuoto normativo». E allora come superare queste note stonate?
