Lanciata da Mamazen, l’azienda punta a inaugurare i primi spazi pilota a inizio 2026. Ci siamo fatti raccontare il progetto dal cofounder Stefano Pifferi. «Ci occuperemo di burocrazia e ricerca clienti. Alle maestre garantiremo migliori condizioni di lavoro»
bambini
Fondata a inizio Novecento a Milano era stata venduta negli anni Sessanta. Ha un giro d’affari da quasi 200 milioni di euro
Prima producevano pen drive, poi sono diventati genitori più o meno contemporaneamente. Così Chiara, Matteo, Francesco e Alessio hanno deciso di cambiare drasticamente business model per produrre giocattoli hi-tech. Faba, startup di Treviso, si apre oggi a nuovi mercati: «Siamo arrivati anche in Spagna e in Francia»
Coppia nello schermo virtuale dello smartphone e nella vita reale. Col tempo i loro video dedicati ai bambini sono diventati virali tanto catapultarli in libreria, a teatro e in televisione con un programma tutto loro. La storia di Corinna Navoni e Mattia Stagni: «Per distinguersi serve creatività e tanta, tantissima costanza»
I bimbi in preda allo stress hanno incubi che influenzano la giornata. Serve distrarli. Per questo l’azienda danese di mattoncini ha creato una divisione che si occupa di dare una forma ai sogni in chiave creativa ed educativa. Abbiamo intervistato la sua guida
Attrezzature specifiche per accogliere bambine e bambini, famiglie e persone con disabilità all’insegna dell’inclusione. Al via anche il progetto Genoa Sea Inclusion, che prevede un lavoro di affiancamento ai bagnini da parte di persone detenute
L’azienda è stata selezionata per il percorso di accelerazione FuturED di H-Farm e CDP
Viaggio tra le startup for kids: ogni settimana racconteremo le dinamiche realtà che si concentrano sulla generazione Alpha. In questa prima puntata parleremo di Ocarina, Faba e Joyeuse, che hanno ideato e messo sul mercato cantastorie interattivi per divertire i più piccoli
Guidano l’investimento Oltre Impact (lead investor) e Cdp Venture Capital. Il Ceo Matteo Fabbrini a StartupItalia: “È possibile fare giochi hi-tech contrastando le conseguenze a lungo termine che l’abuso della tecnologia ha nella vita dei bambini”
L’idea nasce dal Centro Educazione Digitale, associazione no-profit con l’obiettivo di promuovere l’uso corretto degli strumenti tecnologici attraverso percorsi di educazione digitale per le scuole
