Da un workshop sul fare impresa ad un format digitale per raccogliere le idee degli studenti e le competenze per validarle. Così è nata la piattaforma realizzata da Antonino Lo Burgio e Maria Rita Infurna
crowdsourcing
L’iniziativa aiuterà ad avere un quadro dettagliato delle aree colpite dalla diffusione del virus che ha fatto 11.300 vittime in tre anni. La collaborazione dei residenti permetterà di dare indicazioni precise su strade, abitazioni e altri edifici e sulla loro popolazione
L’università di Boston ha creato un sito sul quale gli utenti analizzano diversi scenari e propongono la scelta che ritengono più etica in caso di imprevisti su strada con le macchine self-driving. Il tentativo è quello di programmarle secondo il senso comune
Sede a Seattle e progettualità in Italia: la startup si muove come un “social network del talento creativo”. Chiuderà il 2016 con un fatturato di 3 milioni di dollari. Intanto guarda a Singapore e ai video immersivi
Sono i cittadini a sorvegliare sul voto grazie al crowdsourcing. L’idea è della software company keniota Ushahidi che utilizza da anni un sistema per monitorare gli appuntamenti elettorali di tutto il mondo
Invece di riconoscere i titoli delle canzoni, questa app identifica le opere d’arte di cui non conosciamo l’autore. Basta puntare lo smartphone sull’opera per visualizzare titolo, nome dell’artista, materiale e dimensioni. Ma c’è di più. Magnus mostra anche il valore dell’opera: una funzionalità che ha già generato polemiche.
La startup italiana fondata da Gian Luca Petrelli mette a segno un doppio colpo con un round B (finora ha raccolto 8,5M) e si compra il suo principale competitor in Francia.
E’ un frasario online che facilita la comunicazione tra rifugiati e volontari. Pensato per essere stampato e diffuso, è stato creato in modalità crowdsourced da un gruppo di volontari tedeschi
Grazie a un collegamento bluetooth con il tuo smartphone l’app esamina la temperatura, l’età del paziente e suggerisce un possibile protocollo da seguire fra 14 inseriti di default. Mapperà la diffusione dell’influenza negli asili e nelle scuole.
Si chiama Clarity il dispositivo creato da un ex attivista di Greenpeace per monitorare la qualità dell’aria delle megalopoli cinesi raccogliendo dati ambientali. Obiettivo: mappare l’inquinamento in tutto il mondo (in crowdsourcing)