StartupItalia rivela in anteprima i risultati della ricerca di Kpi6 presentata quest’oggi al Festival del Giornalismo di Urbino. Sui social i ragazzi preferiscono sempre più i prodotti autentici. E le case editrici lo hanno capito
Festival del giornalismo culturale
Come stanno cambiando le abitudini degli italiani quando si tratta di informazione? Ne parliamo con Giorgio Zanchini, co-Direttore del Festival del Giornalismo Culturale di Urbino, in media partnership con StartupItalia. Focus sulla Generazione Z
La potenza delle metafore nel discorso pubblico per allargare la community, emozionare, generare appartenenza. E raccontare bene la verità. Abbiamo incontrato l’ex magistrato, scrittore di successo, al Festival del giornalismo culturale di Urbino
Secondo la ricerca presentata al Festival del Giornalismo Culturale, il 30% delle persone che fruiscono di informazioni culturali le trova per caso, navigando in rete. Metaverso e web 3.0 apriranno nuovi scenari, ma siamo lenti a capire il futuro.
Piero Dorfles, Presidente del Festival del Giornalismo Culturale: “la libertà della rete è inutile senza strumenti critici. La fusione tra élite e masse nella fruizione dei contenuti non è ancora avvenuta. TikTok è un potente alleato per raggiungere pubblici, solitamente distratti e lontani.
Al Festival del Giornalismo Culturale di Urbino è stata presentata la ricerca di Ipsos-Osservatorio News Italia. Prosegue la crescita del mondo digitale: siti web (66%), riviste digitali (36%), forum online (28%). Gli italiani vengono a conoscenza di contenuti culturali soprattutto dai social media (54%).
Giorgio Zanchini, Direttore della kermesse che quest’anno vede la media partnership con StartupItalia, racconta la lunga e complessa transizione, in corso. La Rete può essere una straordinaria complice, ma la sfida è saper scegliere consapevolmente, con strumenti critici adeguati
La kermesse, che quest’anno vede la media-partnership di StartupItalia, compie dieci anni. Al centro l’innovazione. Lella Mazzoli, direttrice del Festival, racconta come cambia l’informazione culturale tra nuovi media, pubblici connessi, profondità e leggerezza.