Cook4 stringe una partnership con AssoApi, prima scuola di formazione online dedicata al food per portare a casa dei gourmant i piatti degli chef professionisti. Obiettivo: garantire la qualità (e la sicurezza) del social eating
gnammo
Con 20 miliardi di fatturato nel 2015, gli italiani puntano sulle specialità locali e sulla tradizione. Un successo confermato anche dalle ormai tante piattaforme tra social eating e home restaurant
Alla formula classica del social eating, ora Gnammo aggiunge alla propria offerta due nuovi format: Special Dinner e Social Restaurant
Il 2015 è stato un anno record per le startup foodtech. Le cifre del mercato italiano sono lontane dalle vette mondiali. Ma crescono investimenti e operazioni. Eccole (anche in un’infografica) , guardando al futuro
Cristiano Rigon, cofondatore della piattaforma Gnammo, ascoltato in commissione a Montecitorio: “Il social eating è un’altra cosa, fuori dalle regole se sotto i 5.000 euro annui”
A H-Farm di Roncade bolle una startup che vuole mettere visitatori e aspiranti cuochi intorno alla stessa tavola. Ecco come funziona e quali sono i concorrenti del social eating in salsa turistica
La startup che fa incontrare la gente a tavola scommette sul 2016 e rilancia: “Ci apriamo a turismo e consolidiamo con i brand, sarà un anno di grandi sfide per la sharing economy”. Le novità di Gnammo
A tavola in palazzi esclusivi del ‘700 oppure in dimore d’arte (come una torre vicino Piazza Navona). Gnammo, il portale di social eating, ha già selezionato 100 location per una cena da sogno. A partire da Roma
E’ un po’ come Gnammo, ma espressamente dedicato ai turisti che vogliano schivare le trappole dei ristoranti. E ci sono già decine di offerte fra Roma, Milano e Firenze. Come funziona Bon Appetour
Etnico, gluten free, bio. E ancora: iperlocalismo, gelati di alto livello ma anche nuovi motori per le cucine mobili. Le strade che prenderà lo street food (che vive il suo boom) nel 2016