Si indossa come un paio di cuffie sportive ed è in grado di elaborare le immagini acquisite per descriverle alla persona con disabilità visiva. L’idea è di due ragazzi italiani, Saverio Murgia e Luca Nardelli
“The invisibile made audible”. Da qui parte la storia che oggi raccontiamo. La storia di Horus Technology, il dispositivo in grado di riconoscere lo spazio intorno a sé e dare indicazioni precise attraverso un auricolare