Il 19 novembre avrebbe compiuto 101 anni Leopoldina Fontanin, meglio conosciuta come Dina Viggiano. Nata a Venezia e presto trasferitasi nel Trevigiano, era emigrata oltreoceano col marito Adalberto. Laureata in Lettere aveva insegnato dal 1974 a Stanford lingua italiana. Era l’icona degli italiani in Silicon Valley
Italiani di Frontiera
Non tutti sanno che l’Italia ha dato un contributo enorme alla storia dei PC inventando col P101 di Olivetti il primissimo modello, usato persino dagli scienziati della NASA al lavoro sulle missioni Apollo. Questo ottobre cade il sessantesimo anniversario di quella macchina oggi primordiale, all’epoca avveniristica. La nostra Firma dal Futuro Roberto Bonzio ci racconta la storia pionieristica nella nuova puntata di Italiani di Frontiera
Monica Vatteroni, laurea in ingegneria microelettronica a Pisa (il suo relatore è stato Benedetto Vigna, oggi CEO di Ferrari), PhD in Fisica all’Università di Trento, guida Eye2Drive, startup di Marina di Carrara che sta sviluppando una tecnologia capace di “vedere”. «Sono stata travolta dalla velocità della Silicon Valley. Soffro invece l’atteggiamento italiano medio, tra lentezza e burocrazia»
Non c’è Big Tech statunitense che non abbia abbracciato il pensiero di Trump, come dimostra la recente intervista a Peter Thiel del New York Times. La commenta un italiano di frontiera del calibro di Leandro Agrò, pioniere di IoT e Design Thinking, consulente ed executive fra Italia e Bay Area di numerose aziende che ben conosce quelle latitudini oggi in fermento politico. «Personaggi come Musk e altri Ceo sulla cresta dell’onda incarnano un tipo di leadership che turba ma raggiunge l’obiettivo»
Nei giorni successivi alla tragedia che vent’anni fa ha colpito i Paesi del sud-est asiatico, un adolescente ha messo in piedi un sistema hi-tech per dare una mano. «Davanti a quelle immagini sentivo il bisogno di fare qualcosa». Un’iniziativa dal basso che ha fatto il giro del mondo. La nuova storia per la rubrica “Italiani di Frontiera”
Figura di spicco della comunità italiana a San Francisco, Fabrizio Capobianco torna nella sua valle per aiutare le startup a fare il grande salto. «Ora in qualunque posto tu sia, possibilmente bello come qui sul lago di Como, puoi fare aziende di respiro mondiale. Ma per farlo qualcuno deve comunque credere in te e sostenerti». La nuova storia per la rubrica “Italiani di Frontiera”
Sono passati dodici anni da quando Francesca, origini tarantine classe 1983, assieme ad Elena Favilli ha sbalordito la platea di un concorso startup con la presentazione travolgente di Timbuktu Labs. Oggi riparte da sola con rinnovato spirito da startupper con il suo nuovo libro “Storie Spaziali per Maschi del Futuro” che senza un editore e una distribuzione tradizionale ha conquistato la cima delle classifiche
Prosegue il viaggio di Roberto Bonzio alla scoperta delle storie di Italiani di frontiera: talenti che con la loro curiosità e determinazione permettono di intravedere sprazzi di futuro. In questa puntata l’intervista a Jeff Cabili, a lungo docente a Stanford e oggi formatore su storytelling e comunicazione non verbale. «In una città in guerra, ragazze e ragazzi pensano a creare il futuro e a come ricostruire»
Da oggi e ogni due settimane Roberto Bonzio ci porterà alla scoperta delle storie di Italiani di frontiera: talenti che con la loro curiosità e determinazione permettono di intravedere sprazzi di futuro. Si parte, naturalmente, parlando di AI con le storie di Luca Prasso, connazionale che lavora in Google e Cesare Marino, autorità mondiale nel campo dei nativi americani
Fondatore di Density Design Lab, lo abbiamo incontrato e intervistato a Milano alla mostra su Olivetti. Dal Politecnico di Milano, il professore ha raggiunto la Northeastern University di Boston
