Italiani di Frontiera

Monica Vatteroni, laurea in ingegneria microelettronica a Pisa (il suo relatore è stato Benedetto Vigna, oggi CEO di Ferrari), PhD in Fisica all’Università di Trento, guida Eye2Drive, startup di Marina di Carrara che sta sviluppando una tecnologia capace di “vedere”. «Sono stata travolta dalla velocità della Silicon Valley. Soffro invece l’atteggiamento italiano medio, tra lentezza e burocrazia»

Non c’è Big Tech statunitense che non abbia abbracciato il pensiero di Trump, come dimostra la recente intervista a Peter Thiel del New York Times. La commenta un italiano di frontiera del calibro di Leandro Agrò, pioniere di IoT e Design Thinking, consulente ed executive fra Italia e Bay Area di numerose aziende che ben conosce quelle latitudini oggi in fermento politico. «Personaggi come Musk e altri Ceo sulla cresta dell’onda incarnano un tipo di leadership che turba ma raggiunge l’obiettivo»

Figura di spicco della comunità italiana a San Francisco, Fabrizio Capobianco torna nella sua valle per aiutare le startup a fare il grande salto. «Ora in qualunque posto tu sia, possibilmente bello come qui sul lago di Como, puoi fare aziende di respiro mondiale. Ma per farlo qualcuno deve comunque credere in te e sostenerti». La nuova storia per la rubrica “Italiani di Frontiera”

Sono passati dodici anni da quando Francesca, origini tarantine classe 1983, assieme ad Elena Favilli ha sbalordito la platea di un concorso startup con la presentazione travolgente di Timbuktu Labs. Oggi riparte da sola con rinnovato spirito da startupper con il suo nuovo libro “Storie Spaziali per Maschi del Futuro” che senza un editore e una distribuzione tradizionale ha conquistato la cima delle classifiche

Prosegue il viaggio di Roberto Bonzio alla scoperta delle storie di Italiani di frontiera: talenti che con la loro curiosità e determinazione permettono di intravedere sprazzi di futuro. In questa puntata l’intervista a Jeff Cabili, a lungo docente a Stanford e oggi formatore su storytelling e comunicazione non verbale. «In una città in guerra, ragazze e ragazzi pensano a creare il futuro e a come ricostruire»