Call4Innovation, un nuovo sportello in presenza per aziende e startupper e una community di innovatori sempre aperta. Come cambia il programma di Joule, la scuola di Eni per l’impresa
joule
Il nostro evento raccontato anche dalle mentor che hanno partecipato. Così le professioniste di Eni si sono confrontate con le startup durante il Bootstrap. Ecco come è andata
Accelerare startup, supportare imprese e creare nuove catene del valore zero carbon. Come cambia l’open innovation e l’evoluzione dell’ecosistema italiano dell’innovazione. Intervista a Mattia Voltaggio Head of Joule, la Scuola di Eni per l’impresa
Joule, la scuola di Eni per l’impresa, ha definito un progetto per strutturare l’ecosistema dell’innovazione congolese e creare nuove opportunità per lavorare nell’agri-tech per la produzione di carburanti green
Joule, la scuola di Eni per l’impresa, ha organizzato una settimana full training per le startup italiane in contatto con gli investitori americani
Dieci aziende selezionate hanno partecipato a Nairobi all’iniziativa di Joule, la scuola di Eni per l’impresa. Tre le vincitrici. Al centro del programma, promosso insieme alla no-profit BeEntrepreneurs e ospitato da E4Impact Entrepreneurship Center di Nairobi, nuove soluzioni per innovare il comparto agricolo
15esima edizione del Premio Eni Award, è possibile partecipare alle selezioni per le menzioni speciali conferite dal Presidente della Repubblica, agli imprenditori sostenibili. Candidature aperte fino al 14 aprile.
Rischiava di estinguersi perché poco redditizio e prolifico. Grazie alla tenacia di giovani agricoltori diventati startupper la specie lucana è ritornata a popolare i boschi della Basilicata, creando reddito e riducendo le emissioni di C02.
Uno strumento utile e ricco di contenuti, per formare gli imprenditori e gli startupper di domani e offrire opportunità negli ambiti della decarbonizzazione, dell’economia circolare e della lotta al cambiamento climatico.
Daiki, il robot modulare alimentato a energia solare che permette di effettuare una telediagnosi delle coltivazioni di oltre 2000 ettari in tutta Italia risparmiando il 45% di acqua e il 35% di fertilizzante, è già una realtà. L’ideatrice: “Stiamo lavorando affinché il robot sia dotato di una parte operativa in modo da sostituire l’agricoltore. Il nostro obiettivo è di rendere più sostenibile, tracciabile e green l’intera filiera agroalimentare con l’aiuto di Daiki”