Partnership strategiche, laboratori all’avanguardia e un team rafforzato. RedZone by SAES lancia la terza call alla ricerca di soluzioni nel campo della scienza dei materiali. Andrea Cadelli, Program Manager: «Vogliamo rafforzare la collaborazione con realtà che necessitano di risorse concrete per generare valore attraverso prodotti innovativi e sostenibili in cui i materiali avanzati rappresentino l’elemento abilitante»
materiali
Un team di ricercatori del Georgia Institute of Technology ha realizzato un tessuto in grado di catturare contemporaneamente l’energia solare e quella generata dal nostro movimento. Un filato di fibre fotovoltaiche e triboelettriche, traspirante e leggero, per abiti smart che potranno ricaricare tutti i nostri dispositivi.
Dall’esperienza maturata su iCub, l’Istituto Italiano di Tecnologia ha realizzato R1 – “Your Personal Humanoid” – il nuovo umanoide concepito per operare in ambienti domestici e professionali. Abbiamo provato a conoscerlo meglio insieme a Giorgio Metta, vicedirettore di IIT, a capo del progetto R1.
I ricercatori della Iowa State University hanno realizzato una batteria da 2,5 Volt a base di alcool polivinilico che si dissolve in acqua in 30 minuti. In futuro potrà essere utilizzata per dispositivi medici da impiantare nel corpo umano, per sensori ambientali temporanei e per dispositivi militari che non devono cadere nelle mani del nemico.
Potreste tirarli, piegarli, muoverli in ogni direzione: alla fine, se scaldati al loro sweet spot (un ben preciso range di temperature), i polimeri a memoria di forma torneranno esattamente come erano all’inizio. Serviranno a creare pannelli solari efficaci e a rilasciare farmaci con estrema precisione.
Dallo stanene ai nanotubi in carbonio: ecco 6 materiali che cambieranno il mondo che ci circonda. Grazie alle loro qualità, come la superconduttività, la leggerezza e la resistenza, saremo in grado di costruire tecnologie sempre più innovative.