Non è la prima volta che Pechino lancia un curioso modello di business nel settore “privacy vs igiene”: nel 2017, nei bagni del Tempio del Cielo, fu introdotto il riconoscimento facciale per limitare l’uso eccessivo di carta
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A porre il tema è la stampa americana che ricorda i diversi precedenti lesivi del diritto alla riservatezza del colosso fondato da Bezos
Secondo alcuni esperti, le conversazioni con il chatbot di Meta, che dovrebbero essere “confidenziali” possono essere pubblicate involontariamente in rete, diventando accessibili a chiunque
Per le startup digitali che si basano sulla raccolta e sull’analisi dei dati per offrire i propri servizi, la privacy by design rappresenta un valore aggiunto in grado di rafforzare la reputazione aziendale e migliorare la competitività. Tuttavia è cruciale condurre una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati come spiega Alessandro Tarducci, legale specializzato in diritto societario. Le domande degli startupper, le risposte dell’avvocato
Questa è la storia dietro al fenomeno-non-fenomeno che da qualche giorno sta facendo discutere in Italia e all’estero dopo che qualcuno si è accorto che ChatGPT davanti alla richiesta di generare contenuti collegati ad alcuni nomi si blocca e non procede. Il guest post di Guido Scorza, avvocato e componente del Collegio del Garante per la Protezione dei dati personali
Si fa tutta in salita la strada dell’accordo tra il gruppo editoriale che fa capo a Exor e la software house di Sam Altman. L’Autorità che tutela la riservatezza è inquieta perché le attività di trattamento «Sono destinate a coinvolgere un grande volume di dati personali, anche di natura particolare e di carattere giudiziario»
Non bisogna per forza scegliere tra privacy e innovazione. Anzi, meglio: non dobbiamo affatto scegliere perché possiamo e dobbiamo avere l’una e l’altra. Privacy Weekly, la rubrica settimanale di Guido Scorza
Negli USA il caso Ginsburg ha suonato la sveglia in relazione a un’eccessiva permeabilità dei sistemi utilizzati per il trattamento dei dati. Sarebbe opportuno che i tanti incidenti avvenuti a casa nostra, nel pubblico come nel privato, facessero altrettanto in Italia. Il punto di Guido Scorza nel nuovo Privacy Weekly
I progressi neuro-scientifici e neuro-tecnologici hanno, ormai, esondato gli ambiti clinici e stanno arrivando sul mercato. Lo sviluppo di AI sempre più insidiose creerà la tempesta perfetta? Privacy weekly, il guest post di Guido Scorza, avvocato e componente del Collegio del Garante per la Protezione dei dati personali
In una parte delle policy sulla privacy, la big tech afferma che memorizza anche tutte le trascrizioni delle conversazioni vocali con l’occhiale intelligente, per impostazione predefinita, al fine di addestrare futuri modelli di intelligenza artificiale
