Simone Mancini, CEO dell’unicorno italiano Scalapay, tira le somme sui 12 mesi appena trascorsi nel periodo più frizzante dell’anno per gli acquisti online: «L’e-commerce nel nostro Paese muove circa 60 miliardi di fatturato. A tendere il BNPL coprirà il 20% degli acquisti»
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Si tratta di una mossa strategica per l’azienda, che continua ad espandere la propria presenza sul mercato europeo
Al #SIOS22 Sardinia Edition, Raffaele Terrone, CFO di Scalapay. Dopo l’ultimo round da 27 milioni di dollari, si guarda all’Europa
Questo finanziamento rappresenta un incremento del round di investimenti Series B di Scalapay di 497 milioni di dollari (472,5 milioni di euro). Raffaele Terrone, founder e Cfo, sarà presente a SIOS22 Sardinia Edition
Al via anche in Italia l’opzione per dividere, senza interessi, gli acquisti da 30 a 2mila euro. Ecco come funziona
Tutti gli eventi digitali che contano segnalati da Andrea Romoli
Intervista a Simone Mancini cofondatore del gruppo che, insieme a 3mila partner, consente acquisti in tre rate senza interessi direttamente al momento del checkout: “Ripartire da niente in Australia mi ha insegnato a fare molto con poco e a prendermi il rischio di osare”
Una formula che piace a clienti, utenti (soprattutto giovani) e investitori. Ora la startup di Simone Mancini vale 700 milioni di dollari
“Compra ora, paga dopo”. È questa la formula vincente alla base del sistema di pagamento ideato da Scalapay, la startup italiana fondata da Simlone Mancini che consente ai clienti di dilazionare il pagamento di beni e servizi in tre rate mensili e senza interessi
Il seed round è stato guidato da Fasanara Capital che includeva anche Baleen Capital e Italian Family Office Ithaca Investments