L’appuntamento con le sex startup prosegue alla scoperta dei gadget sessuali riciclabili e della consulenza psicologica. L’imprenditrice Chiara Maggio di Green Vibes: «Il nostro sogno è poter parlare ai ragazzi nelle classi per abbattere i tabù che ancora gravitano attorno al sesso»
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Da Bari, la startup di Silvia Petrella, Antonella e Nadia Amoruso Sexjujube punta sull’educazione sessuale a scuola e nella creazione di impatto sociale. «Siamo pronte a parlare di sessualità anche per le strade»
Reinventarsi è la parola d’ordine di Daniela Tenna, CEO della startup di gadget sessuali che durante il lockdown ha dato vita all’attività: «Io non ne sapevo niente, ho studiato scoprendo che questi accessori non sostituiscono le relazioni ma sono pensati per il benessere, anche della coppia»
Chi utilizza gadget sessuali spende in media tra gli 80 e i 90 euro all’anno e pretende giochi sempre più hi-tech. Ma Joie, la startup di Ilaria Fazio e Letizia Abis, guarda oltre i confini europei. «Con i nostri prodotti innovativi vogliamo arrivare anche in Asia e negli USA»
La terza puntata della nostra rubrica dedicata alle startup che si occupano di sesso esplora il target degli acquirenti. Per la Ceo Andreina Serena: «Gli appartenenti alla GenZ sono la maggioranza, ma il 45% degli intervistati non ha mai usato il preservativo»
Se nella vostra vita avete acquistato gadget sessuali avete contribuito a rafforzare il mercato di oltre 38mila milioni di dollari nel mondo col tasso di crescita al +13%. Oggi vi raccontiamo la startup Dafne, che sogna l’America. «Vogliamo arrivarci puntando sull’ambiente»
Business da miliardi, ma non per gli attori. Intanto il solo settore dei sex toys vale oltre 38mila milioni di dollari e le startup giocano un ruolo chiave. «Per i pornostar un affare solo se ti metti in proprio. Il mercato smetterà di crescere se cesserà la voglia di trasgredire. Attenzione a non confondere il cinema hard con l’educazione sessuale»