Per alcuni si sono avverate le profezie del romanzo “Grande Fratello”, per altri i presidi hi-tech che garantiscono la sicurezza non sono mai abbastanza. Quel che è certo è che le telecamere nelle nostre città aumentano e sono in arrivo quelle che consentono il riconoscimento del volto. Crescono così pure i dubbi sulla privacy e i timori di possibili hacker
telecamere
Un tessuto brevettato assieme al Politecnico di Milano riesce a confondere le telecamere che leggono i dati biometrici: «Non ce ne rendiamo conto, ma la raccolta di queste informazioni avviene spessissimo, senza esserne informati e non ci sono leggi che ci tutelano»
In questi giorni è stato dato il via libera in commissione lavori pubblici e ambiente del Senato ad un emendamento bipartisan al decreto “sblocca cantieri” che prevede l’installazione dei sistemi di videosorveglianza in ogni aula e nelle case di cura
Create con la stampa 3D, le micro-lenti potranno essere usate per esplorare il cervello o in sistemi di video-sorveglianza con droni grandi come un’ape.
La Wuchang University of Technology della città di Whan, in Cina, ha speso il corrispettivo di 800 mila euro per installare telecamere a circuito chiuso in aule e dormitori. Mettendo la privacy in secondo piano