L’obiettivo dell’ultima Live Demo realizzata da SMACT Competence Center è quello di mostrare come l’innovazione digitale si possa integrare nel settore agroalimentare. Nello spazio di tremila metri quadrati inaugurato alla fiera di Padova si va dalla coltivazione in una serra intelligente alla produzione di pane e birra con l’ausilio di sensori e cloud
Come si produrrà cibo in futuro? Per farsi un’idea ci si può recare alla fiera di Padova, dove lo scorso 5 maggio è avvenuto il taglio del nastro del più grande dimostratore 4.0 d’Italia dedicato alle tecnologie digitali applicate al settore dell’agrifood. Occupa infatti una superficie di circa tremila metri quadrati la nuova Live Demo firmata da SMACT Competence Center, con il supporto scientifico dell’Università di Padova.
Il suo nome? “From Farm to Fork”, un rimando neanche troppo velato alla strategia europea che mira a rendere più sostenibile la filiera agroalimentare del Vecchio Continente, in linea con gli obiettivi del Green Deal. Del resto, quante volte si sente ripetere che sostenibilità e innovazione vanno a braccetto?
Nello spazio presentato all’interno del polo fieristico padovano è l’AgriFoodTech a mettersi in mostra. Il visitatore ha la possibilità di osservare da vicino come la digitalizzazione sia in grado di rendere più efficiente la catena produttiva, dando vita a un’autentica Fabbrica Food 4.0.
Grazie per esempio all’applicazione dell’IoT alle linee manuali, all’interno di “From Farm to Fork” è possibile sperimentare use-case di tracciamento produttivo e di qualità predittiva, ma anche di waste management in un’ottica di economia circolare.
Dalla coltivazione in serra delle materie prime alla produzione di pane e birra, passando per una cucina professionale per la vasocottura, il processo di lavorazione viene interamente digitalizzato attraverso dei sensori che raccolgono dati e informazioni, che vengono poi elaborati dall’intelligenza artificiale e trasmessi in cloud.
In questo modo è possibile monitorare in tempo reale i diversi parametri di produzione, come per esempio il consumo di acqua ed energia. Al termine di questa esperienza sensoriale il visitatore ha anche la possibilità di consumare i prodotti in una “shared kitchen”.
“Quella di Padova è la punta di diamante dell’ambizioso network di Live Demo SMACT” – afferma Fabrizio Dughiero, presidente del consiglio di gestione del Competence Center – “una rete di «fabbriche scuola» a disposizione di imprese, ricerca e studenti per far avanzare nella pratica le competenze innovative di cui ha bisogno il tessuto produttivo, un progetto che prosegue a pieno ritmo nella sua realizzazione e diffusione in tutte le regioni del Nordest”.
“Vedere come la digitalizzazione permette non solo di efficientare la produzione ma anche i prodotti, e toccare con mano le potenzialità dell’innovazione aiuta a persuadere i piccoli imprenditori a intraprendere percorsi di innovazione e a formare il personale con esempi pratici anziché con lezioni teoriche”, aggiunge Matteo Faggin, direttore generale di SMACT. “Un passaggio fondamentale per restare competitivi sul mercato ed entrare a pieno diritto nell’ecosistema dell’innovazione che oggi vede alleati il mondo della ricerca e quello dell’impresa, con oltre 60 partner che partecipano attivamente al Centro di Competenza”.