Che prezzo ha la comodità di pagare in pochi istanti?
Amazon One è la tecnologia con cui il gigante dell’ecommerce punta a rivoluzionare il settore dei pagamenti, sfruttando i dati biometrici come quelli delle impronte digitali e collegandoli a carte di credito. Avvicinando la mano su un pannello, il consumatore può comprare prodotti in pochi secondi, nella modalità più contactless mai pensata. Stando a quanto si legge su The Verge, però, la tecnologia non ha ancora conquistato le masse e, forse anche per questo, la multinazionale ha intenzione di offrire 10 dollari a chiunque abbia intenzione di offrire i propri dati biometrici all’azienda (un pò pochino, no?). Su TechCrunch un esperto ha già definito la situazione come distopica e rischiosa.
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Dati, dati, dati
Al momento la tecnologia di Amazon One è attiva in 50 località negli Stati Uniti dopo il lancio a settembre 2020. L’utilizzo di dati biometrici, per quanto comodo e veloce in una società votata al digitale e all’ecommerce, rappresenta anche una nuova frontiera piena di rischi, soprattutto perché informazioni di questo tipo non possono essere utilizzate e scambiate senza il consenso delle persone. Non è un segreto che la benzina necessaria a far correre il motore di Amazon siano i dati e tutte quelle informazioni che milioni e milioni di utenti e consumatori cedono all’azienda.
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Molte delle tecnologie e dei servizi sperimentati negli USA da Amazon sono stati poi esportati all’estero. L’abbonamento Amazon Prime è tra i successi più clamorosi a livello globale. D’altra parte ci sono anche casi in cui le persone hanno risposto con scetticismo: è il caso dei corrieri di Amazon che possono entrare in casa dei clienti nel caso in cui questi abbiano accettato di condividere una chiave tech del proprio garage, dove depositare i pacchi. Non appena avevamo rilanciato la notizia su StartupItalia i commenti sui social sono stati più preoccupati che entusiasti.