Sono cifre impressionanti perfino per l’ecosistema americano. Anduril, società innovativa verticale nel settore defense tech, ha chiuso un nuovo aumento di capitale da 1,5 miliardi di dollari. L’operazione è stata guidata dal Founders Fund di Peter Thiel (già presente in ambito militare e di intelligence con Palantir) e ha portato la valutazione dell’azienda a 14 miliardi di dollari.
Cosa fa Anduril
Come si legge su TechCrunch realtà di questo tipo stanno portando la mentalità della Silicon Valley nel comparto Difesa, soprattutto per quanto riguarda la produzione. «L’arsenale di cui abbiamo bisogno è in un ordine di grandezza più grande di quello che possiamo costruire al momento. Abbiamo bisogno di un approccio diverso per generare potenza militare». Così si legge sul sito dell’azienda fondata nel 2017.
Ex startup di questo tipo sanno di operare in un contesto globale in cui le guerre spaventano sotto tanti punti di vista. In Europa la scaleup Helsing ha scelto non a caso di puntare al rafforzamento della Difesa europea, messa alla prova dall’espansionismo russo sul fronte orientale. Dal canto suo Anduril punta sull’automazione e sull’intelligenza artificiale per armare l’arsenale americano.
Anduril ha mostrato la solidità della propria offerta all’inizio di quest’anno quando è riuscita ad aggiudicarsi un contratto del Pentagono per sviluppare e testare jet da combattimento senza pilota, battendo la concorrenza di giganti come Boeing e Lockheed. Per crescere, l’unicorno ambisce a una produzione che dipenda meno dalla manodopera ultra-specializzata.
Con il miliardo e mezzo di dollari appena raccolto l’obiettivo è aumentare la superficie di produzione con una nuova fabbrica per costruire decine di migliaia di sistemi militari autonomi (dagli aerei alle imbarcazioni) con una forza lavoro da 1500 unità. In futuro il comparto della Difesa potrà contare su prodotti meno costosi?