Apollo, il sistema sviluppato dall’azienda australiana Electro Optic Systems , è un’arma laser da 100 kilowatt progettata per neutralizzare i droni con costi operativi ridotti. In particolare, secondo l’azienda riuscirebbe ad abbattere tra i 20-50 droni al minuto, Ecco come funziona più nello specifico.
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Come funziona Apollo?
Il sistema Apollo si distingue innanzitutto per la sua rapidità di acquisizione del bersaglio. Secondo il produttore, può abbattere tra i 20-50 droni al minuto, mantenendo una cadenza di fuoco virtualmente illimitata, finché dispone di alimentazione e raffreddamento.
Può ruotare di 60 gradi in meno di un secondo e mezzo, consentendo di tracciare sciami di droni che si muovono in modo caotico e simultaneo. La gittata varia a seconda della modalità d’ingaggio: fino a 3 chilometri per l’abbattimento diretto (hard kill) e fino a 15 chilometri per l’accecamento dei sensori ottici dei droni (soft kill). Quest’ultima opzione è particolarmente utile per interrompere la coordinazione degli sciami, senza necessariamente distruggere fisicamente i velivoli.
Dal punto di vista logistico, Apollo è alloggiato in un container marittimo standard da sei metri, una scelta che rende il sistema facilmente occultabile, trasportabile e persino utilizzabile come esca, come comprovato sul campo dall’esercito ucraino che ha impiegato container fittizi per deviare gli attacchi russi. Inoltre, il sistema può essere reso operativo in meno di due ore e non richiede la ricarica di munizioni: la sua autonomia dipende solo dalla disponibilità di energia e di sistemi di raffreddamento.
Sul fronte commerciale, la vera novità è che un Paese europeo della NATO , il cui nome resta segreto, ha già firmato un contratto per Apollo. Si tratta del primo ordine al mondo per un laser da 100 kW.
Un elemento distintivo di Apollo è la sua indipendenza dall’ITAR, il regime di controllo delle esportazioni americane che spesso limita la piena operatività di sistemi d’arma forniti agli alleati. EOS sottolinea che tutti i componenti di Apollo sono gestiti direttamente dal produttore, consentendo manutenzione e aggiornamenti locali senza vincoli esterni. Questo aspetto lo rende particolarmente appetibile per Paesi che desiderano rafforzare le proprie capacità difensive senza dipendere da Washington.
L’espansione della guerra con droni in Ucraina e in Medio Oriente, infatti, ha reso evidente l’urgenza di adottare tecnologie efficaci e sostenibili. I costi contenuti di un laser sono nettamente inferiori a quelli di missili o proiettili. Secondo il CEO di EOS, Andreas Schwer, Apollo non è solo un’arma, ma una “tecnologia salvavita” che può proteggere truppe, infrastrutture e popolazioni civili da attacchi di massa.

