Localizzatori da agganciare agli oggetti più importanti, finiranno nella piattaforma Dov’è. Fra le altre novità di Cupertino, gli iMac e gli iPad Pro con chip M1
Delle etichette intelligenti che trasmettono la propria posizione alla piattaforma Dov’è di Apple, che fra l’altro si è da poco aperta a dispositive di terze parti. Nel corso del primo evento del 2021, quello primaverile del 20 aprile, Cupertino ha svelato i chiacchieratissimi AirTag: oggetti grandi come una moneta, personalizzabili con 31 emoji al momento dell’ordine o dell’acquisto negli Apple Store, da agganciare o lasciare praticamente ovunque: auto, zaini, borse, custodie, mazzi di chiavi. Debitamente alloggiati in portachiavi già disponibili, anche con accordi di livello come quelli con Hermès, o ancora di altri produttori.
Si tratta di localizzatori bluetooth dalla batteria sostituibile e dotati anche di un altoparlante che emette un suono, per facilitarne l’individuazione quando sono nel raggio di copertura. Servono, abbastanza banalmente, a non perdere ciò a cui sono attaccati. E se la copertura salta, c’è il sistema di triangolazione dei dispositivi Apple a rintracciarli, caricandoli sempre nella sezione Accessori di Dov’è. Un AirTag può infatti anche essere impostato in modalità Lost Mode, Smarrito, per poter ricevere una notifica se dovesse finire nel raggio di copertura di un dispositivo Apple, che lo individuerà anonimamente e in modo sicuro. Se infine qualcuno lo troverà in giro, magari ancora legato all’oggetto a cui era agganciato, potrà risalire al numero telefonico del proprietario, se è stato impostato, scansionandolo tramite iPhone o con un qualsiasi lettore Nfc.
Leggero, resistente ad acqua e polvere con certificazione IP67, ogni AirTag si associa facilmente all’iPhone allo stesso modo di AirPods (basta avvicinare il tag allo smartphone) e viene caricato all’interno di Dov’è. Disponibile dal 30 aprile, il gadget costa 35 euro (119 euro per un set da quattro). “Siamo entusiasti di dare agli utenti di iPhone questa opportunità, appoggiandoci alla rete Dov’è e aiutandoli a tracciare e ritrovare gli oggetti più importanti delle loro vite – ha spiegato Kaiann Drance, vicepresidente di Apple per iPhone product marketing – col suo design, un’esperienza di tracciamento senza precedenti e uno standard di riservatezza di design, AirTag fornisce agli utenti un altro modo per sfruttare la potenza dell’ecosistema Apple e la versatilità di iPhone”.
I tag hanno un chip U1 al loro interno, sfruttano da tecnologia Ultra Wideband, supportano tutte le funzionalità di accessibilità e quando sono a portata si può usare l’iPhone 11 o 12 per essere guidati fino al punto preciso da cui trasmettono, magari chiedendo a Siri di individuarli.
Gli altri annunci: nuovi iMac e iPad Pro con chip M1, Apple Tv, podcast e iPhone viola
Nel corso del breve ma ricchissimo evento primaverile Tim Cook e gli altri top manager ed esperti della Mela hanno svelato diverse novità. Un nuovo colore (viola) per iPhone 12 e 12 mini. Una nuova Apple TV 4K con un telecomando completamente ridisegnato. Ancora: una nuova Apple Card (non riguarda l’Italia) che accoglie una funzionalità famiglia. Una riprogettazione completa della piattaforma per i podcast con l’organizzazione dei contenuti in canali e con la possibilità di sottoscrivere degli abbonamenti ai programmi preferiti. Ma soprattutto il lancio dei nuovi iMac, i computer fissi sottilissimi (poco più di 11 millimetri) e dunque meno ingombranti, equipaggiati con il chip fatto in casa M1 – così da proseguire la transizione avviata lo scorso anno, abbandonando i SoC Intel – disponibili in sette tinte diverse, comprese alcuni inusuali come arancione e giallo. E soprattutto molto più potenti (85%) e meno energivori, proprio grazie al nuovo chip, e con un comparto a prova di videocall di livello (fotocamera FaceTime HD da 1980 p, tre microfoni, sistema di sei speaker Dolby Atmos). La configurazione con GPU a 7-core parte da 1.499 euro, quella con GPU a 8-core parte da 1.719.
Anche gli iPad Pro fanno un salto e accolgono il SoC M1: ormai macchine ideali per la produttività in grado di rimpiazzare un laptop, le versioni da 11 e 12,9 pollici sfoggiano display Liquid Retina XDR, sono più veloci del 50% rispetto alla generazione precedente dotata di chip A12Z Bionic, con grafica più rapida del 40%.
Arriva anche la configurazione da 2 TB e il supporto alla connessione Thunderbolt tramite la porta Usb-C. Il modello da 11 pollici parte da 899 euro per il modello solo Wi-Fi e da 1.069 per quello WiFi e cellulare. La versione con pannello da 12,9 pollici costa rispettivamente da 1.219 e da 1.389 euro.