Più conoscenza, più libertà. Eccola è la prima campagna nazionale di formazione per la promozione di un utilizzo consapevole del web, promossa dalla Presidenza del Consiglio
Quanto sei consapevole dei rischi legati all’utilizzo delle nuove tecnologie? Negli ultimi anni si è verificata una crescita esponenziale delle potenzialità offerte dallo sviluppo tecnologico. Parallelamente si è rafforzata la consapevolezza che anche le nuove tecnologie possono costituire – se utilizzate in maniera inconsapevole – uno strumento di minaccia che può addirittura privare i cittadini delle libertà fondamentali (ad esempio la condivisione dei propri dati). Perché maggiore è la consapevolezza, e minore è lo spazio che viene lasciato alle attività cosiddette insidiose per il cittadino e le imprese. La Sicurezza Nazionale sta lavorando per far crescere una nuova cultura di cybersecurity tra le giovani generazioni del Paese e le Piccole e Medie Imprese. Da qui, il lancio della prima campagna nazionale di formazione, per incoraggiare la libertà digitale e sensibilizzare i cittadini sull’uso corretto dei comportamenti online. Questo quanto spiega il sito del Governo.
La campagna “Be Aware. Be Digital”
La campagna nazionale di formazione per la promozione di un utilizzo consapevole delle tecnologie ha come protagonista lo spot di Claudio Colica (e il suo avatar). Promossa dalla Presidenza del Consiglio – Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza della Repubblica, il progetto “Be Aware. Be Digital” cerca di far acquisire consapevolezza sui rischi del web. Quando si parla di cyber security tutti pensiamo con timore ad hacker e pirati informatici, chiedendoci se il nostro pc, la nostra banca o il gestore della nostra carta di credito resisterebbero ad un loro attacco. In realtà, però, il maggiore rischio per i nostri dati siamo noi stessi. A volte basta un click o un like a rendere vulnerabili le nostre informazioni personali.
Lo scopo “Be Aware. Be Digital”
Scopo della campagna è quello di far acquisire consapevolezza che la propria libertà digitale non è uno slogan, ma un approccio che consente di essere davvero padroni di se stessi, capaci di muoversi in piena libertà nella dimensione del web. Liberi di sapere, liberi da condizionamenti esterni, liberi di proteggere i propri dati, liberi di scegliere il proprio futuro. Essere cittadini digitali vuol dire rimodulare la dimensione personale nella società dell’informazione, al tempo stesso fonte di nuovi rischi e opportunità, sia per individui che per le imprese. Una campagna, quindi, che mira a far acquisire capacità di discernere le situazioni di reale vantaggio da quelle che privano delle libertà fondamentali.
Il progetto
Il progetto, realizzato dal governo in collaborazione con il mondo della ricerca, viene affrontato in un’ottica incrementale, che partendo dalla formazione dei più giovani, e trasferendo ai più grandi il valore di un uso consapevole delle tecnologie, finisce per introdurre nel mondo del lavoro adeguate competenze professionali che generano vantaggio in primis per le aziende e, di conseguenza, per l’economia dell’intero Paese.
Saranno coinvolte due categorie fondamentali: i ragazzi, da attrarre con iniziative formative innovative, da vivere in maniera diretta e tramite le istituzioni scolastiche; e le PMI da ingaggiare fornendo uno strumento utile allo sviluppo delle risorse umane.
Un utilizzo più consapevole delle tecnologie
L’output del progetto prevede, tra le altre iniziative, la realizzazione di app ludiche per introdurre i più giovani all’utilizzo consapevole delle tecnologie; educational app, per la diffusione dei concetti base della sicurezza informatica; fumetti ed eBook. Tutti i prodotti realizzati saranno veicolati attraverso le Scuole italiane. Così come sono previsti strumenti formativi per i dipendenti delle PMI, d’intesa con le Associazioni di categoria, attraverso l’implementazione di learning tool per l’apprendimento online, che offre contenuti didattici incentrati intorno a tematiche di sicurezza informatica declinate nella vita quotidiana dell’impresa e dei dipendenti. Lo scopo dell’esperienza di apprendimento è la diffusione di una cyber security awareness sul luogo di lavoro e l’utilizzo di buone prassi da parte dei dipendenti, che sebbene di età anagrafica superiore a quella delle altre fasce di destinatari, sono ugualmente sprovvisti di educazione digitale, finendo per risultare sotto molti aspetti utenti ancora più inesperti dei ragazzi.
“Essere cittadini digitali vuol dire rimodulare la dimensione personale nella società dell’informazione, al tempo stesso fonte di nuovi rischi e opportunità, sia per individui che per le imprese”, spiegano dalla Presidenza del Consiglio.
Lo spot “Be Aware. Be Digital”
Nel video il noto youtuber romano Claudio Colica (diventato celebre sul web grazie agli sketch dell’omonimo gruppo di comici romani Le Coliche) si scontra con il suo avatar sotto forma di ologramma, che gli fa notare i rischi che la sua cybersicurezza corre ogni giorno. Perché a volte basta un like a rendere vulnerabili le nostre informazioni personali.
“Ciao Claudio, sono il tuo assistente digitale. Sta per iniziare la prima campagna nazionale per la formazione e la consapevolezza digitale. I tutorial e le app realizzati da esperti del governo e della ricerca potranno illustrare i rischi della navigazione anche alla tua misera mente umana. Poi un giorno ti insegno a lavare le mani, che con quelle dita unte mi sporchi tutto il maglioncino”.