La Francia rischia di essere il primo grande Paese europeo a chiudersi con un lockdown totale
Più che una seconda ondata uno tsunami che ha di nuovo investito l’Unione europea con forza, colpendo i medesimi Paesi già funestati in primavera (si salvano di nuovo i nordici), ma con una virulenza che sembra persino maggiore, anche se potrebbe essere ingigantita pure dai tamponi fatti a tappeto su chi non ha sintomi. In ogni caso le istituzioni europee iniziano a essere preoccupate. «La seconda ondata di Covid-19 incombe ora su di noi. Ancora una volta, l’intera Europa è colpita. Nel giro di poche settimane, la situazione è passata da preoccupante ad allarmante. Dobbiamo evitare una tragedia». Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
Charles Michel, presidente del Consiglio europeo
«Di fronte a questa crisi eccezionale, dobbiamo agire con rapidità e determinazione – ha aggiunto l’ex premier belga -. Negli ultimi mesi abbiamo assistito sia a sconfitte sia a successi. Ma la tempesta non è finita. Siamo tutti sulla stessa barca. È in quest’ottica che devono essere avviate le riunioni periodiche dei membri del Consiglio europeo, la prima in videoconferenza giovedì 29 ottobre».
Francia, verso il lockdown il grande malato d’Europa?
L’epicentro di questa seconda ondata continua a essere la Francia. Dinanzi al «fallimento del coprifuoco», il governo francese «non esclude più un confinamento totale del Paese»: è quanto scrive questo pomeriggio il sito internet del quotidiano Le Figaro. In particolare, dopo aver studiato la «possibilità di agire localmente nelle zone di allerta massima», il presidente Emmanuel Macron e il premier Jean Castex studiano ora la possibilità di una «risposta nazionale», precisa il giornale.
In Belgio più alto tasso contagi in Europa
Si registra però in Belgio il più alto tasso di contagi da coronavirus in Europa. Lo afferma il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Questo tasso è attualmente di 1.390,9 casi di coronavirus in 14 giorni ogni 100.000 abitanti, secondo i dati del centro. Al secondo posto c’è la Repubblica Ceca.