Grazie ai continui sconti, servono poco più di 300 euro per portarsi a casa il Chuwi Hi10 Max, la risposta tutta cinese al fortunato Microsoft Surface, dispositivo che ha trovato la sua ragion d’essere nell’accontentare quella fascia di utenti che ha bisogno di un tablet come pure di un laptop ma non intende sborsare per averli entrambi. Proprio così: poco più di 300 euro per avere un dispositivo 2-in-1.
A quel prezzo, però, da Redmond vi riderebbero in faccia, perché i suoi listini, almeno quelli dei modelli più recenti, partono da cifre di gran lunga maggiori. E il Chuwi Hi10 Max punta proprio su questo, nel riuscire a offrire alla sua clientela una versione “da battaglia”, tutt’altro che pretenziosa, del Surface a un prezzo davvero vantaggioso. Con quali risultati? E, soprattutto, a quali compromessi?
Chuwi Hi10 Max, parola d’ordine: risparmio
Naturalmente, per mantenere prezzi di mercato tanto concorrenziali, il Chuwi Hi10 Max non è certo un mostro di potenza. Però è un device solido, ben costruito e che, come vedremo nell’arco di questa recensione, riesce a svolgere in velocità e scioltezza i compiti più elementari: dalla scrittura alla compilazione di database, passando per la navigazione Internet ad altre funzioni. Esclusi dal suo raggio computazionale, invece, il gaming come pure il montaggio di video.
Chi fa un lavoro simile al nostro troverà nel Chuwi Hi10 Max un piccolo e parsimonioso alleato che può ottimamente sostituire il laptop: inutile affidarsi a computer portatili più grandi e pesanti quando già questo tablet, imitando molto bene le strategie del Surface, presenta ben due USB-C e persino una USB-A.
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Nel caso vogliate collegarci (come abbiamo fatto noi) un mouse wireless avrete insomma altre porte a disposizione per la ricarica o le penne USB senza dover mettere nello zaino un hub USB. Si tratta di una soluzione intelligente che sebbene non permetta di avere un tablet particolarmente sottile (9 millimetri) rafforza la convinzione che il Chuwi Hi10 Max sia il dispositivo migliore cui affidarsi per lavorare in mobilità.
Anche perché il peso è contenuto: 780 grammi. Certo, scalda un sacco e questo fa sì che probabilmente non sia altrettanto comodo da usare come tablet (salvo in inverno, se si lavora al gelo), ma in compenso la presenza di Windows 11 Home farà subito sentire a casa la maggior parte degli utenti e invita a usarlo come sostituto del laptop (dunque abbinandoci la tastiera).
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Uno degli aspetti più convincenti del device è che, a dispetto della fascia di prezzo, risulta davvero solido e ben costruito: tenendolo in mano, infilandolo e sfilandolo dallo zaino, non si ha mai l’impressione che possa disfarsi se non trattato con meticolosa cura. Un dispositivo da battaglia, appunto, non solo per via del costo proposto al pubblico.
Completiamo la disamina degli ingressi ricordando la presenza di un jack da 3.5mm per cuffie/microfono e – sorpresa – di un ingresso MicroHDMI. Abbiamo lodato la robustezza del tablet: ecco, per puntualità occorre però spiegare che fa storia a sé la custodia / leggio magnetica in simil pelle di accompagnamento il cui lato pieghevole dovrebbe permettere al tablet di restare inclinato in posizione da lettura. Nella realtà dei fatti alla lunga tende invece ad ammosciarsi sotto al peso del Chuwi Hi10 Max. Inoltre, non consente nemmeno di scegliere tra più angoli di inclinazione. Da questo punto di vista la soluzione adottata è di fortuna ed è senza dubbio scomodo ritrovarsi a sorreggere il device durante i numerosi svenimenti.
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Ma veniamo ora all’analisi delle specifiche di questo tablet da circa 13 pollici (12,96″) con risoluzione 3K (2880×1920 pixel): proprio il pannello è la punta di diamante della produzione asiatica. Difficile infatti trovare di meglio – ma anche solo qualcosa di uguale – a questa fascia di prezzo. Il solo neo è la luminosità massima: quella dichiarata è 430 nits, a noi sono sembrati anche un po’ meno. Di certo è difficile usarlo in zone molto luminose. Lo schermo è pure molto riflettente perciò in ufficio, se avete neon molto grossi, non mancheranno i riverberi e dovrete trovare la posizione ideale per ridurli.
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Il visore naturalmente è touch e compatibile con le penne messe a disposizione dal medesimo marchio come le stylus H7 oppure H8. Volendo è comunque possibile prenderlo a ditate: fatto che ci ha permesso di apprezzare il trattamento cui è stato sottoposto il vetro per ridurre al massimo le impronte.
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Venendo invece a ciò che si trova sotto la scocca, abbiamo un processore Intel N100, quad-core basato sull’architettura Alder Lake, dalla frequenza fino a 3,4 GHz. È insomma evidente dove il produttore abbia preferito risparmiare per mantenere il prezzo concorrenziale. La scelta, come si anticipava, fa sì che il Chuwi Hi10 Max non sia certo l’accessorio da prediligere per il gaming o per l’uso di software particolarmente esoso. Più che discreta la qualità audio degli altoparlanti stereo con supporto all’effetto surround 3D.
Va invece alla grande coi programmi di scrittura e con la navigazione Internet, anche tenendo aperte più finestre e più programmi in background anche grazie alle 12 GB di RAM LPDDR5 e da un SSD da 512 GB. Tutto da capire il periodo in cui sarà garantito il supporto, ovvero fino a quale data Chuwi continuerà ad aggiornare il proprio hardware. Sul fronte connettività supporta il WiFi6 802.11ax e il Bluetooth 5.2.
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Per quanto riguarda il corredo fotografico, il Chuwi Hi10 Max è dotato di una fotocamera posteriore da 8 megapixel con autofocus e di una fotocamera frontale da 5 megapixel. Chi segue con attenzione le nostre recensioni della sezione Device di StartupItalia saprà che ogni volta che proviamo un tablet ripetiamo la stessa cosa: ovvero che nessuno sano di mente si porterebbe dietro un dispositivo da 12 / 13 pollici per fotografare paesaggi e opere d’arte. Gli obiettivi devono giusto fare fronte a richieste emergenziali dell’utente: come la scansione al volo di un documento da digitalizzare o rispondere a una videocall di lavoro. E per queste finalità vanno più che bene.
Davvero buona la tastiera magnetica (acquistabile separatamente) con tanto di tasti retroilluminati e di trackpad multi touch e quindi in grado di leggere gesture che richiedono più dita. Buoni anche i materiali utilizzati. Oltre al processore, l’altro aspetto su cui si intravede la volontà di risparmiare per tenere basso il prezzo è il taglio della batteria: 4800 mAh. Abbiamo testato il Chuwi Hi10 Max per un paio di settimane, portandolo con noi ovunque (in redazione, a eventi stampa e press tour, ecc…) e non ci è mai durato per più di quattro ore e mezza.
Regge bene un viaggio in treno, permettendoci di scrivere tranquillamente il nostro articolo prima di arrivare in stazione, ma sarebbe impensabile pensare di farci assieme l’intera giornata lavorativa senza mai attaccarlo alla corrente. L’alimentatore incluso purtroppo è bruttarello e anche un po’ ingombrante, ma sostanzialmente il Chuwi Hi10 Max si ricarica con qualsiasi prodotto, quindi basta aver dietro il cavo USB-C.
Insomma, il Chuwi Hi10 Max è senz’altro un ottimo device battagliero, pensato per manager, studenti e startupper che viaggiano spesso e vogliono farlo senza essere appesantiti da bagagli ingombrati e non hanno bisogno di device particolarmente potenti. La scelta ideale per prendere appunti in mobilità, completare una presentazione mentre si è in metro o scrivere un articolo durante un evento stampa (diversi pezzi pubblicati qui su StartupItalia sono stati scritti proprio col Chuwi Hi10 Max).
Il device “nudo” costa 419 euro, anche se è spesso proposto scontato (al momento in cui scriviamo questa recensione è offerto a 319 euro) mentre per avere anche la tastiera bisogna sborsare in tutto 449 euro (l’offerta attuale è di 349). Se ci si aggiunge la stylus si arriva a 459 (369 approfittando dello sconto).
È insomma venuto il momento di rispondere al quesito con cui abbiamo aperto la recensione del Chuwi Hi10 Max, ovvero se i compromessi da dover accettare per avere un device simile a un prezzo a dir poco concorrenziale lo rendano comunque un affare. Ovviamente dipende dall’uso che ne dovrete fare: se state cercando un dispositivo solido, leggero, di buona fattura e che vi accompagni in viaggio permettendovi di leggere le mail, navigare velocemente e utilizzare programmi di scrittura / lettura di PDF, allora è certamente ciò che fa al caso vostro. Da prendere al volo tutte le volte che gli sconti lo posizionano attorno i 300 euro.