Cube 2 rappresenta l’evoluzione di un dispositivo professionale pensato per chi, al lavoro, ha necessità di effettuare misurazioni. Preferibilmente in tempi rapidi. Tra cantieri e appuntamenti il fattore tempo spesso fa la differenza nella giornata di un architetto o di un geometra. The Meter, la startup italiana che ci ha permesso di testare il modello 60 metri (ci siamo affiancati ovviamente a un professionista del settore per guidarci nella recensione), ha realizzato uno scanner dalle prestazioni avanzate che punta su rapidità e semplicità d’uso.

Cube 2, la recensione
La prima cosa che colpisce del Cube 2 – device professionale – è senza dubbio la sua compattezza: dimensioni estremamente ridotte e peso contenuto lo rendono ideale da trasportare anche nelle condizioni più scomode. È possibile infilarlo in uno zaino e montarlo quando occorre. Il design minimale racchiude una tecnologia laser TOF avanzata con una lunghezza d’onda di 905 nm, in grado di effettuare scansioni fino a 60 metri con una precisione dichiarata entro 1 cm.
La densità dei punti rilevati rappresenta un altro punto forte: con oltre 3.200 punti per rotazione, il dispositivo riesce a catturare con precisione ogni dettaglio ambientale. Questo permette di avere rilievi accurati e dettagliati in tempi rapidi, riducendo significativamente il tempo di lavoro e aumentando la produttività.

Le modalità di rilievo, sia orizzontale sia verticale, sono intuitive grazie alla presenza dell’app dedicata “The Meter”, disponibile per dispositivi Android e iOS. Quest’app, tra l’altro, permette di gestire il dispositivo via Bluetooth in maniera rapida e intuitiva, rendendo il workflow fluido e immediato.
Un ulteriore punto di forza del Cube 2 è la possibilità di utilizzare il multiscan per unire facilmente scansioni effettuate in diverse stanze o ambienti. Questa funzione è particolarmente utile per chi lavora su grandi superfici o ambienti complessi, eliminando la necessità di interventi manuali di unione dei file e facilitando notevolmente la fase di post-produzione. Anche la gestione dei file è molto semplificata, con l’esportazione diretta facilmente integrabile con i software CAD più comuni.

Naturalmente, anche il Cube 2 ha le sue criticità. Una delle principali riguarda la misurazione di superfici molto riflettenti, come vetri e specchi, che possono generare dei piccoli vuoti nei rilievi. Questo limite, seppur comprensibile per una tecnologia laser, può creare qualche difficoltà in situazioni particolarmente esposte a materiali riflettenti. Inoltre, sebbene il dispositivo funzioni perfettamente in ambienti interni, all’aperto o in condizioni atmosferiche particolari (come nebbia o forte luminosità diretta), potrebbe manifestare qualche calo nella precisione e nella resa.
Un altro aspetto da considerare è il prezzo. Se per molti professionisti la cifra (quasi 2mila euro) risulterà comunque giustificabile dalle prestazioni e dall’efficienza garantita, per altri potrebbe rappresentare un ostacolo significativo.

Nel complesso, però, Cube 2 è sicuramente un prodotto di alta qualità e con un grande potenziale di impatto positivo sui flussi di lavoro digitali nel mondo della progettazione e della gestione immobiliare. La precisione e la rapidità offerte rendono il Cube 2 uno strumento interessante per chi vuole passare rapidamente a un approccio più moderno e digitale.
Con il Cube 2, The Meter conferma la capacità delle startup italiane di innovare radicalmente anche in settori tradizionali, portando sul mercato strumenti potenti e semplici da utilizzare e capaci di trasformare il modo di lavorare dei professionisti.