Disponibile in due versioni, da 14 e da 16 pollici, il nuovo Asus ExpertBook P3 costituisce il rinnovato impegno del marchio a presidiare un settore, quello dei portatili aziendali, che negli anni si è fatto via via sempre più interessante presentando spiragli per l’ingresso di nuovi attori sul fronte della CPU: si tratta infatti del primo prodotto col processore AMD, di norma più utilizzato in ambito gaming. Dato che l’AI è sempre più presente nelle nostre realtà, siano esse startup o PMI, le nuove macchine devono avere processori sufficientemente performanti. Vediamo insomma come se l’è cavata l’Expertbook P3 nelle due settimane che abbiamo avuto modo di provarlo.

L’Expertbook P3 arriva in azienda
Se fossimo di fronte a un prodotto classico, ovvero un laptop indirizzato a uno studente universitario o a un giovane startupper, ci soffermeremo a parlare anche dell’estetica dello chassis, qui ci limiteremo a evidenziare che la scocca è in metallo. Verrà infatti utilizzato in ambito aziendale ed è essenziale che regga bene agli urti.
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La tastiera include pure il tastierino numerico laterale: aspetto non comune nei portatili a ulteriore riprova che è un prodotto pensato a uso ufficio. Per il medesimo motivo, la luminosità dello schermo da 2,5K e 144Hz (una frequenza che alletterà pure i gamer) non è delle più elevate in circolazione (lo schermo invece è stato trattato per essere anti riflesso) ma difficilmente ci sarà chi lo porterà al parco o al mare: al più lo si porta con sé da un cliente all’altro.

Molto ricca la dotazione di porte: sul lato destro abbiamo una USB-A 3.2, una RJ45 per la connessione cablata e lo slot di sicurezza Kensington nano, sul lato opporto due USB-C complete, una HDMI 2.1 per la connessione a uno schermo, un’altra USB-A 3.2 e il jack audio (per le call di lavoro). Non è dei telai più leggeri sperimentati (si parte da 1,35 kg): siamo nella media per quel tipo di laptop, ma considerato che lo chassis è in metallo (con certificazioni di grado “militare” per ciò che concerne la resistenza) e non di plastica non ci si lamenta.
Terminata l’analisi dell’aspetto estetico (non crediate comunque che sia un prodotto ordinario e noioso: il nome del modello è presente un po’ ovunque, sul retro come tra le valve a ribadire che l’attenzione per il dettaglio c’è, come la volontà di emergere dall’anonimato) torniamo un attimo al processore: quattro i modelli tra cui scegliere, Ryzen AI 5 330, 7 350, 5 PRO 340 e 7 PRO 350 mentre le NPU a bordo dei chip possono raggiungere i 66 TOPs. Fanno il paio con16GB DDR5 SO-DIMM espandibili (scelta a nostro avviso consigliata se si vuole andare oltre il documento testuale o il foglio di calcolo) fino a 64. Lato storage, la SSD M.2 2280 NVMe PCIe 4.0 raggiunge il TB.

Nulla da dire sulla batteria da 70WHr, 4S1P, 4 celle agli ioni di litio capace di traghettarvi fino a fine giornata, mentre abbiamo apprezzato il fatto che l’alimentatore non solo sia di dimensioni contenute ma abbia anche un aspetto leggermente sbarazzino per via dei materiali lucidi (occhio: contrariamente al rivestimento del telaio su cui non restano le ditate, questo tende a sporcarsi).

Non ci siamo dimenticati del fatto che stiamo recensendo un laptop aziendale, perciò al netto delle prestazioni pensate per essere performanti anche con l’AI perennemente in background (sul Windows 11 Pro oltre a Copilot troverete già ASUS AI ExpertMeet per ottimizzare le call di lavoro) va detto che sul fronte della predisposizione della macchina alla messa in moto l’ExpertBook P3 è dotato di ASUS ExpertGuardian che include un BIOS conforme allo standard NIST SP 800-155, mentre su quello della sicurezza ha un sensore di impronte digitali integrato e un chip TPM 2.0.

Insomma, si tratta di un laptop aziendale di fascia alta, con un buon hardware e un software non da meno, pensato per essere messo sotto sforzo a lungo e progettato soprattutto per tenere al sicuro i dati aziendali.

