Non è affatto facile recensire il curioso Hi10 X1, fratellino minore del valido Hi10 Max già testato e apprezzato qui sul magazine. Ma apprezziamo davvero il coraggio di Chuwi nel proporre un prodotto a dir poco curioso che si posiziona, proprio come l’altro device, a cavallo tra i due mondi – quello dei laptop e quello dei tablet – pur risultando ancora più piccolo e compatto. Un vero e proprio “micro-laptop” potremmo dire, studiato per chi ha l’esigenza di lavorare nei posti più impensati. E in quelli come si dirà a breve l’Hi10 X1 dà il meglio di sé.
Il coraggio dell’Hi10 X1
Quando si prova a inseguire platee molto diverse – quelle che vorrebbero un computer portatile e coloro che, invece, sono alla ricerca di un tablet – sintetizzando i desiderata in un unico prodotto, il più grande rischio è di uscirsene con una offerta che scontenti tutti. E’ forse questo il caso dell’Hi10 X1? No, ma non è nemmeno un 2-in-1 che sarà accolto a braccia aperte da chiunque.
Il coraggio di Chuwi, misto alla volontà di mantenere come sempre il prezzo su livelli particolarmente concorrenziali, materialmente si traduce in un device insolito già nell’aspetto: risalta infatti, fin dalla prima occhiata, lo spessore inusuale (specie indossando la custodia con tastiera) e l’ancor più inusuale ventola che ha richiesto anche una feritoia apposita nella custodia.
Tante, tantissime porte
Lo spessore in controtendenza possiamo spiegarcelo col fatto che il Chuwi Hi10 X1 è pensato per essere più un laptop che un tablet e, per questo, conserva caparbiamente una porta USB-A (però 3.2). Ottimo, almeno per noi: se immetti sul mercato un device che potenzialmente ti sostituisce il laptop, l’utente non può restare con una pen-drive in mano, magari essenziale per accedere al conto in banca, perché non sa dove inserirla.
Sul fronte degli ingressi, segnaliamo anche una Type-C con funzionalità completa, una USB-C per la ricarica (purtroppo sono poste entrambe nello stesso lato, ovvero il destro), una Micro HDMI e, sul fronte opposto, un jack audio da 3,5 mm (le casse integrate sono sorprendentemente potenti, ma è meglio sfruttare le cuffie per preservare la qualità del suono) e la già citata Type-A. Davvero un ottimo lavoro: su questo fronte è uno dei device più completi su piazza. Potreste anche non avere mai bisogno di portare con voi un Hub USB.
Schermo, le dimensioni contano?
Gli ultimi prodotti Chuwi, dal flessuoso FreeBook al già citato Hi 10 Max, ci avevano sorpreso all’accensione per la brillantezza dei colori, la qualità dello schermo e le risoluzioni raggiunte. Il nuovo nato nelle linee del costruttore cinese si discosta sensibilmente: non tanto per il piccolo pannello da 10.1 pollici, caratterizzato peraltro da antiestetici cornici nere, ma a causa della risoluzione da appena 1200×800.
Non è di per sé facile vedere su schermi tanto piccoli, ma farlo senza risoluzioni davvero elevate può aumentare la difficoltà, soprattutto quando si hanno gli occhi stanchi. Per lo stesso motivo, ci si chiede se Windows 11 sia davvero il sistema operativo adatto per device dalle dimensioni tanto ridotte: Android è senz’altro il sostituto più valido e compatibile col mondo touch quando il tablet è sotto i 10 pollici, ma questa è una opinione più che mai soggettiva.
Un tablet “falso magro”
A dispetto delle dimensioni, questo 2-in-1 non è nemmeno così leggero: ai 610 grammi del tablet si devono infatti aggiungere custodia e tastiera. Il risultato è che, probabilmente, se fosse stato più grande ma meno pesante lo avremmo portato più volentieri in giro. Ma cosa pulsa sotto la scocca appesantendo il device? Il processore è il solito Intel N100 a basso consumo visto e apprezzato in molti dispositivi Chuwi, dalla scheda grafica integrata. Non sarà un mostro di potenza ma permette comodamente di lavorare, navigare in Internet, avere più software in background di scrittura, presentazioni PP o fogli di calcolo e persino installare qualche videogame non troppo esoso.
Prestazioni e autonomia
Il vero limite per chi volesse trovare nell’Hi10 X1 un possibile sostituto di un laptop sta, più che nella LPDDR5 da 8 GB 4800 MHz di RAM, soprattutto nell’SSD da 256 GB: uno storage ormai esiguo che rischia di riempirsi in fretta, considerato lo spazio occupato solo da Windows 11, dai suoi aggiornamenti e dalle applicazioni basilari per riuscire a lavorare.
Nulla da dire sul fronte connettività (Wi-Fi 6 cui si accompagna il Bluetooth 5.2) e, a sorpresa, nemmeno su quello della batteria che, nonostante il taglio da 3400 mAh, grazie alla presenza di un processore a basso consumo permette comunque di farci tre/quattro ore di lavoro (non alla massima luminosità, s’intende), che più o meno era quanto raggiunto nelle nostre prove dal fratellone maggiore, il Hi10 Max.
Come si lavora col Chuwi Hi10 X1?
Ma veniamo alla domanda delle domande. Ovvero, com’è alla prova dei fatti il Hi10 X1, considerato che la diagonale assai ridotta dello schermo non rende semplicissimo l’utilizzo quotidiano di un sistema operativo concepito per espandersi su ben altri pannelli mentre le dimensioni compatte – a sorpresa – non si sono tradotte in un dispositivo che fosse anche molto leggero?
Chi scrive ha utilizzato questo prodotto per un paio di settimane lavorandovi da remoto, sul treno, nelle conferenze e in redazione. Sono davvero tanti gli articoli redatti sfruttando l’ultimo device Chuwi appena giunto in Europa e altrettante le interviste realizzate via Teams registrate sempre su questo dispositivo tanto compatto. Dopo tutto questo tempo passato assieme si può concludere senza timore di smentita che l’Hi10 X1 è… un perfetto device con cui scrivere da letto! Proprio così.
Dovete infatti sapere che il sottoscritto anche in pieno inverno inizia a lavorare alle sei del mattino per fare la rassegna stampa e, anziché imbacuccarsi per arrivare alla scrivania dove lo attende il fisso, negli ultimi 14 giorni ha potuto restarsene comodamente al calduccio per un paio d’ore appoggiando sulle gambe il coraggioso device Chuwi.
Questo grazie all’ottima capacità costruttiva dell’Hi10 X1: un laptop tradizionale si arroventerebbe sulle coperte, dovendo sfiatare dalla parte direttamente a contatto col piumone, mentre un prodotto 2-in-1 ha per forza le ventole nella parte alta. Insomma, probabilmente il device non riuscirà a prendere il posto del fisso come pure del laptop, ma può validamente essere sfruttato quando si ha esigenza di lavorare nei posti più strani. Come da letto, appunto. Un plauso anche alla sua custodia con tastiera, sorprendentemente solida.
Custodia e tastiera
La tastiera non è retroilluminata come quella del Hi10 Max inoltre, essendo molto piccola e universale, per esigenze di spazio ha posizionato il tasto Shift dove noi europei siamo abituati a trovare il pulsante Invio, perciò qualche volta ci si può sbagliare con la digitazione, ma per il resto si è rivelata assai valida, molto resistente e quasi piacevole, permettendo di scrivere in scioltezza nonostante la corsa praticamente azzerata dei pulsanti.
Il trackpad probabilmente è davvero troppo minuscolo per essere usato da un adulto: meglio allora sfruttare un mouse (le porte USB abbondano) o direttamente il touch screen. Nulla da dire sul resto della custodia che presenta una parte piegabile da sfruttare come leggio inaspettatamente robusta e salda. Ottimo.
L’Hi10 X1 può diventare un ottimo secondo schermo
Nonostante i limiti di cui abbiamo scritto, una volta acceso l’Hi10 X1 diventa un compagno di lavoro valido ed efficiente. Bisogna appunto abituarsi a una risoluzione dello schermo, 1200×800, che non vedevamo da parecchio e che scombina anche qualche sito Internet, imponendoci di giochicchiare con i livelli di zoom del browser.
Ragion per cui potrebbe essere un’ottima idea quella di sfruttare l’uscita Micro HDMI per collegarci un monitor bello grosso, magari 4K a 60 Hz (o passare dalla porta USB-C full function per arrivare a 144 Hz) e crearsi una mini postazione lavorativa in un angolino della casa che sarebbe di fatto dotata di ben due schermi.
Conclusioni
Il prodotto con meno compromessi per chi cerca una soluzione 2-in-1 ancora più immediata per lavorare senza strafare è e resta l’ottimo Hi 10 Max, ma questa versione mignon, oltre a essere a dir poco curiosa e stuzzicante, è offerta anche a un prezzo imbattibile: poco più di 200 euro.
Non solo: Chuwi sconta a più riprese i suoi device durante l’anno (mentre questa recensione viene redatta l’Hi10 X1 è offerto a 209 euro contro i 219 di listino nella sua versione “nuda”, 239 anziché 249 euro per quella con in più la custodia e tastiera) perciò frequentando spesso lo store ufficiale potreste farlo vostro per cifre davvero irrisorie. Di fronte a simili prezzi tanti compromessi appaiono di colpo più che accettabili.