Chi segue le nostre recensioni della sempre più affollata – specie sotto Natale – sezione Device saprà bene che non partiamo mai dall’aspetto estetico di un dispositivo. I gusti sono infatti soggettivi e il parere del recensore, su quel fronte, lascia il tempo che trova. Ma, diamine, il Huawei MatePad 12 X è davvero bellino da vedere, specie nella colorazione verde, che è poi quella che abbiamo avuto modo di provare per un paio di settimane. Per fortuna, però, mai come in questo caso sotto la scocca c’è di più.
Huawei MatePad 12 X, la recensione
Ma partiamo dall’inizio. Acquistando il Huawei MatePad 12 X si porta a casa un display da 12 pollici con tecnologia PaperMatte che strizza l’occhio a chi intende scriverci con la stylus. Nel momento in cui scriviamo questa prova con mano del device cinese, sul sito ufficiale del produttore sborsando 649 euro è possibile avere in bundle, senza sovrapprezzo, la M-Pencil di terza generazione che normalmente ha un prezzo di listino sui 100 euro.
Nella confezione si trova anche la Smart Magnetic Keybord che, ve lo diciamo subito, è assai più comoda del modello “a due pezzi” di un altro tablet Huawei recensito quest’anno (peraltro più costoso), ovvero il MatePad Pro 13.2. La versione “bikini” infatti sebbene collegata magneticamente al device, tendeva a dividersi troppo spesso, facendoci correre il rischio non solo di lasciare il nostro tablet nudo, ma anche di far cadere rovinosamente in terra una delle due parti (la tastiera o proprio il device).
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Chiudiamo la disamina della confezione menzionando il cavo di ricarica USB di tipo C. In ottemperanza alle nuove regole europee sulla limitazione di prodotti elettronici di poco conto per ridurre i RAEE (rifiuti speciali) non trova asilo invece il caricabatterie. Ed è un peccato visto che non tutti hanno in casa quello idoneo a ripristinare in poco tempo la capiente batteria da 10100 mAh con possibilità di ricarica veloce a 66w.
Il taglio della batteria, lo diciamo subito, non inficia sul peso: 555 grammi. E nemmeno sullo spessore del device, sottilissimo coi suoi 5,9 millimetri. Noi non ci soffermiamo mai troppo sulle dimensioni, ma che un device LCD da 12 pollici riesca a pesare così poco è davvero segno dell’attenzione riversata in sede di progettazione.
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A proposito del pannello, ha una risoluzione da 2800 × 1840 (280 PPI) e, grazie a picchi di luminosità fino a 1000 nits è possibile osservare l’ampia gamma di colori a schermo (16,7 miliardi) anche fuori. Questo nonostante, ne siamo convinti, la maggior parte degli utenti lo userà soprattutto a casa, sul divano, sotto la copertina, per gustare la propria serie Netflix o Amazon Prime preferita.
E il Huawei MatePad 12 X è ottimo in questo, anche grazie ai 6 altoparlanti. Venendo invece al pacchetto fotocamere, il device ha un doppio obiettivo posteriore da 13 MP (apertura f/1,8, AF) e da 8 MP (lunghezza grandangolare, apertura f/2,2, FF) con flash a LED per una risoluzione fino a 4160 × 3120 pixel (con scatti opportunamente migliorabili in post produzione ricorrendo al software incluso) e un obiettivo anteriore, frontale, da 8 MP.
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Siamo convinti che i tablet possano essere degni sostituti di un laptop ma non di un cellulare con una buona fotocamera, perciò un simile impianto, benché non faccia gridare al miracolo, è più che sufficiente per scattare qualche foto improvvisa, scansionare digitalmente un documento o fare una videochiamata. Nessuno sano di mente si sognerebbe mai invece di portare con sé un dispositivo da 12 pollici per scattare foto a paesaggi e monumenti.
Sotto la scocca il Kirin T90A, Octa-core benché misterioso circa le proprie specifiche tecniche riesce comunque a gestire tutte le operazioni senza mostrare segni di affaticamento, nemmeno tenendo aperte più finestre affiancate fra loro e diverse applicazioni in background. Completano l’opera un taglio RAM da 12 GB e uno ROM da 256 GB. Un plauso va fatto alla tastiera con tecnologia NearLink: elegante, bella da vedere ma soprattutto comoda. Manca il touchpad, vero, ma con uno schermo tattile e la penna inclusa, se ne sente poco la mancanza.
Collegandola al Huawei MatePad 12 X è possibile sostituirlo al laptop di lavoro, specie per tutti coloro che, come noi, usano il computer come macchina da scrivere e lavorano principalmente navigando su Internet. Il device è comunque sufficientemente potente per compiere operazioni più complesse come possono essere per esempio quelle relative all’editing fotografico.
Bisogna imparare a destreggiarsi col sistema operativo HarmonyOS 4.2 che resta comunque strettamente imparentato ad Android, ma soprattutto entrare nell’ordine di idee che, specie per lavorare, occorre abbracciare l’ecosistema di app Huawei in sostituzione di quelle Google. L’Aurora Store permette comunque di scaricare applicazioni assenti dall’AppGallery (che sostituisce il PlayStore di Android) come WhatsApp, Telegram, ecc. E fungono perfettamente. Per tutto il resto ci sono invece Petal Mail al posto di Gmail, Petal Maps per Google Maps, ecc…
Inutile dilungarci oltre, se siete disposti a entrare in un ecosistema un po’ più chiuso rispetto ai device che montano Android o Windows (non per colpa del costruttore cinese, ricordiamolo, ma del ban di Donald Trump a Huawei), questo Huawei MatePad 12 X è davvero un ottimo device, proposto peraltro a un prezzo interessante (649 euro con penna e tastiera) che lo rende la perfetta alternativa al MatePad Pro 12.2 per cui invece occorre sborsare sui mille euro.