First Responders è un’app che localizza i volontari a supporto degli organismi sanitari. Tutto per migliorare i soccorsi durante i grandi eventi. In Italia è stata utilizzata durante il Giubileo degli Ammalati.
Immaginate una grande folla. Manifestanti o fedeli religiosi per esempio, radunati in una città dal traffico tentacolare come Roma. Immaginate un malore in mezzo a questa folla. Ambulanze e personale per il primo soccorso sono sempre presenti nei paraggi dei luoghi più a rischio, ma a volte raggiungere il malato o chi necessita di primo soccorso, attraversando la folla, può diventare molto difficile.
Una app per geo-localizzare i volontari
In occasione del Giubileo degli Ammalati e delle Persone Disabili, sabato 11 giugno, il 118 Lazio in collaborazione con la Croce Rossa austriaca, ha dato il via alla sperimentazione del sistema prodotto dalla software house Apus, che consente, in qualsiasi momento, di geolocalizzare i volontari sparsi sul territorio, al fine di poterli utilizzare al meglio e in tempo reale attraverso l’app First Responders.
«Questo tipo di eventi», spiega la Maria Paola Corradi, Direttore Generale dell’ARES 118 Lazio «ci impegna, se possibile, in maniera ancor più marcata di quanto non avvenga con le normali giornate giubilari per via delle particolari condizioni dei fedeli che raggiungeranno Roma». Per questo l’organizzazione laziale ha deciso di avvalersi di First Responders, app già operativa in Austria, che valorizza le organizzazioni di volontariato, geolocalizzando i volontari competenti e le squadre di soccorritori dette a piedi.
Una maggior vigilanza (e prontezza d’intervento)
I volontari, in possesso delle conoscenze del primo soccorso, e le squadre a piedi, che di solito si muovono in gruppi di tre, hanno la funzione di supportare le squadre di pronto intervento in caso di possibili emergenze, gestendo la folla e adoperandosi con una portantina per allontanare la persona che necessita di cure.
«Per legge nessun volontario può intervenire in prima persona con manovre di primo soccorso. I volontari fungono, infatti, da avvistatori», ci spiega Annamaria Celeste di APUS. La causa sta nelle possibili conseguenze legali. Le manovre sanitarie sono sempre svolte dal personale medico disponibile in zona. Tuttavia, con l’aiuto di queste squadre, è possibile velocizzare le operazioni. «Per questo è necessario geolocalizzarli, e la nostra app lo permette». Le comunicazioni fra il personale sanitario e le squadre a piedi avviene solitamente via radio, ma a causa della confusione è possibile che il messaggio non sia ricevuto o non ci sia una tempestiva risposta.
Con First Responders abbiamo un feedback immediato da parte delle squadre più vicine.
Il sistema “First Responders” è in uso da tempo presso la Croce Rossa Austriaca «ed è una best practice internazionale» conclude Corradi del 118 Lazio «a cui ARES guarda con interesse per sperimentarne l’impiego anche nella propria attività istituzionale». L’app è disponibile per Android e iOs, ma per utilizzarla bisognava essere registrati nelle liste di volontari messe a disposizioni dalle varie organizzazioni presenti all’evento.