Sebbene ormai abbiamo tablet che possono facilmente sostituire i laptop (la stessa Chuwi ha da poco presentato il valido Hi10 Max, robusto e versatile, ma soprattutto “a metà dei due mondi”) e la miniaturizzazione della tecnologia abbia reso i portatili via via sempre più leggeri e facili da trasportare, negli ultimi anni hanno preso piede anche i mini PC.
Si tratta di computer stipati in case dalle dimensioni davvero ridotte – più o meno equivalenti alle vecchie confezioni dei CD e dallo spessore di due/tre libri impilati uno sull’altro – che presentano l’indubbio vantaggio di occupare pochissimo posto. Con l’inizio del 2025 Chuwi ha presentato un nuovo modello, il LarkBox S (attualmente in sconto a 299 euro) che abbiamo avuto modo di testare per tutte le vacanze di Natale.
LarkBox S, cosa si nasconde in così poco spazio?
Non fatevi ingannare dalla serigrafia aggressiva che impreziosisce la scocca o dal LED multicolor (disattivabile) che circonda le varie prese sulla parte frontale: il mini PC di Chuwi non è un prodotto da gamer. Meglio specificarlo fin da subito dal momento che spesso questo genere di prodotti strizza l’occhio proprio a una platea specifica che, oltre a un computer di piccolissime dimensioni, ricerca pure prestazioni non indifferenti.
Non è il caso del LarkBox S, che può essere semmai utilmente impiegato per il retrogaming, senza però riuscire a spingersi oltre i titoli che – temporalmente parlando – si posizionano dalle parti della vecchissima PlayStation 2 (ha già qualche difficoltà di troppo con quelli degli anni PS3). Ma il prodotto Chuwi ha altre frecce nella sua faretra, non a caso abbiamo deciso di titolare la recensione del LarkBox S sulla sua caratteristica salva spazio in quanto, con i suoi 118x118x41.3 millimetri per appena 478 grammi, è senz’altro tra i mini PC più slim in circolazione. Non è stata operata, purtroppo, la medesima miniaturizzazione nell’alimentatore, che è tradizionale, quasi più grande del device stesso.
L’ideale insomma per tutti quegli smart worker che lavorano in casa, non hanno grandi spazi a disposizione, e soprattutto non hanno particolari esigenze a livello tecnico, limitandosi a usare per lavoro i programmi Microsoft (Word, Excel, PowerPoint, ecc) e a navigare su Internet. Per un impiego simile, che è poi quello che caratterizza la maggior parte degli utenti, il mini PC di Chuwi è senz’altro da prendere in considerazione, vuoi per il prezzo (al momento come si anticipava proposto al di sotto di 300 euro, ma gli sconti di norma si susseguono sullo store ufficiale), vuoi perché arriva a casa vostra con l’indubbio vantaggio di avere già installato Windows 11 Home.
Ma andiamo per gradi: strutturalmente il LarkBox S è, al pari dei più recenti prodotti Chuwi, davvero bellino da vedere, in grado persino di restituire l’impressione di essere di fronte a un prodotto premium. Sul fronte anteriore sono stati posizionati l’uscita per il jack audio da 3.5 mm, due porte USB Type-C, due porte USB Type-A ed il tasto d’accensione. Posteriormente invece sono state posizionate due porte HDMI, una porta ethernet (sul fronte connettività abbiamo Wi-Fi 5 e Bluetooth 5.1) e altre due porte USB-A.
Volendo è possibile inchiodarlo al muro o sul retro del proprio monitor col supporto VESA: è l’opzione che consigliamo in quanto, laddove vogliate invece tenerlo sul ripiano di lavoro, dovrete considerare il fatto che le sole porte USB di tipo C sono presenti sul fronte anteriore e questo farà sì che possiate trovarvi nella scomoda e antiestetica situazione di avere a che fare con cavi che lo avvolgono per poi passare sul retro del dispositivo, specie se utilizzerete questo ingresso per stampanti, monitor, ecc…
Un’altra soluzione (pressoché scontata) può essere quella di rivolgersi a un hub con più porte USB: potreste comprare quello presente sullo store Chuwi ma sarebbe preferibile rivolgersi a qualcosa che ospiti anche ingressi per le USB-C. Tornando al case, benché solido e robusto, abbiamo apprezzato che sia facilmente apribile per coloro che avessero bisogno di potenziarne la RAM ed eventualmente spolverarlo: è una operazione che, grazie alla metodologia costruttiva del produttore, si rivela facile e veloce anche per i non addetti ai lavori.
E dato che abbiamo virtualmente aperto il LarkBox S, ecco ciò che pulsa sotto la sua scocca tutta serigrafata: ad animarlo c’è un Intel Core i3-1220P con 10 core, 12 thread, 12 MB di cache che può lavorare fino a 4,4 GHz, mentre la scheda grafica integrata è una Intel UHD standard – difficile insomma giocarci a prodotti recenti – ed è dotato di 16 GB di memoria RAM di tipo DDR4 a 3200 MHz.
Come si anticipava poco sopra, la scheda madre è a doppio canale, quindi è possibile portare la RAM fino a 64 GB utilizzando due stick da 32 GB. Sul fronte archiviazione, abbiamo un SSD PCIe 3.0 da 512 GB con possibilità anche in questo caso di upgrade con un taglio SSD M.2 2280 PCI3 3.0 da un TB.
Tre monitor tutti per me posson bastar?
Non c’è nulla che faccia gridare al miracolo, ma è davvero apprezzabile che sia possibile collegare fino a tre schermi sfruttando le due HDMI e una USB-C: da quest’ultima si potrà avere un’uscita in 4K fino a 144 Hz, tramite la HDMI 2.0 le prestazioni scendono a 4K a 60 Hz mentre con la HDMI 1.4 si scenderà alla risoluzione massima 4K a 30 Hz.
Questo però tenendo presente che non è un mini PC per editing grafici e video: come detto, è pensato per assolvere funzioni tradizionali di scrittura, compilazione fogli di calcolo, presentazioni per il lavoro e navigazione Internet.
Se le vostre esigenze sono basilari, troverete nel LarkBox S un ottimo alleato tanto per affrontare le consegne del capo ufficio ufficio, quanto per venire a capo delle scadenze di chi studia: la portabilità è massima (si può infilare nello zaino e collegare in un attimo al monitor presente nella vostra biblioteca universitaria), il device volendo può anche stare su un fianco per occupare ancora meno posto – anche se così andrete a otturare uno dei due sfoghi per il ricambio dell’aria: prestate attenzione alle temperature. Con l’indubbio vantaggio di essersi portati a casa un prodotto solido offerto a un prezzo a dir poco concorrenziale.