Non c’è solo l’Intelligenza artificiale che scrive i compiti ai vostri figli vanificando ogni possibile apprendimento o quella che rischia di rubarci il lavoro: c’è anche quella che, servizievole, può migliorare la domotica e che ritroviamo rinchiusa in Narwal Freo Z Ultra, l’ultima ammiraglia dell’azienda cinese che affronta il cruciale periodo natalizio con un top di gamma potente, performante e…. intelligente, appunto. Un vero e proprio concentrato hi-tech.
Narwal Freo Z Ultra, maggiordomo robotico
Abbiamo potuto provare Narwal Freo Z Ultra per quattro settimane e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla qualità e dal tipo di pulizia offerta. Insomma, tutto perfetto? No, c’era margine di manovra per migliorare ancora, ma procediamo con ordine partendo, come al solito, dall’analisi del dispositivo (disponibile, laddove per voi il colore fosse una questione dirimente, in due colorazioni: bianco oppure nero).
Come intuibile fin dalla sua voluminosa confezione, Narwal Freo Z Ultra ha una base di ricarica “a torre” nella quale stazionano due serbatoi e il sacchetto per lo svuotamento automatico che sarà via via compresso automaticamente dall’Intelligenza artificiale di bordo così da permetterne la sostituzione dopo oltre 2 mesi di utilizzo.
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C’è davvero tanta tecnologia nell’ultimo nato in casa Narwal: il Freo Z Ultra utilizza la tecnologia Lidar per la mappatura coadiuvata da ben due videocamere la cui visione periferica, simile a quella umana, viene processata dall’AI di bordo in grado di riconoscere oltre 100 oggetti con una grandezza fino a un centimetro. In questo modo si evitano i disastri combinati dai robottini aspirapolvere di bassa lega, che tendono a divorare qualsiasi cosa si pari sul loro cammino, dai cavi ai lego, fino ai giocattoli di Felix e Fido.
Le due spazzole laterali anti groviglio, che fanno il paio con una centrale conica con setole a spirale, pensate per convogliare peli e capelli verso il condotto di aspirazione senza costringerci a lavori nauseabondi di pulizia delle stesse, eviteranno con cura tutti gli oggetti che dovessero trovarsi sul pavimento e che vengono riconosciuti come parte dell’arredo. Nella nostra prova abbiamo sparso a terra diversi pezzi Lego e il robottino ha pazientemente zig-zagato tra questi, evitando che i due moci controrotanti di forma leggermente triangolare li spazzassero via.
Il dialogo col Narwal Freo Z Ultra avviene tramite app (in lingua italiana) da installare su smartphone: sarà sufficiente connettere il robottino aspirapolvere al router di casa per poter iniziare a dargli ordini, scegliendo tra le innumerevoli opzioni pre-impostate. L’app torna utile anche per sapere in tempo reale quali ostacoli gli hanno impedito di procedere con la pulizia di talune stanze, opportunatamente “screeenshottati” ed evidenziati dalle telecamere di bordo, così da poter intervenire con la loro rimozione.
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È naturalmente possibile perdersi nelle innumerevoli opzioni disponibili, per esempio settando il numero di passaggi che dovrà compiere fino al quantitativo d’acqua che dovrà utilizzare o l’ordine delle stanze da pulire, tenendo al contempo traccia dei suoi spostamenti. Noi vi consigliamo di lasciarlo libero di agire. Se non avete esigenze particolari (per esempio, una stanza in cui dorme il vostro cane che potrebbe essere più sporca delle altre per via del pelo a terra), questo baldanzoso robottino cinese se la cava ottimamente anche da solo.
Insomma, tutto perfetto? Non proprio, perché dopo due o tre sessioni è impossibile non notare che il consumo dell’acqua è davvero elevato. Dall’applicazione si può decidere che i due moci triangolari vengano lavati ogni 8, 10 o 12 metri quadrati per evitare che sparga lo sporco in tutta la casa: il lavaggio della base con acqua calda è piuttosto efficace e permette ai panni di tornare piuttosto puliti ma in compenso in caso di superfici molto grandi o di pavimenti molto sporchi, meglio essere presenti per rabboccare il serbatoio.
Un problema noto al produttore asiatico che ha previsto un kit che consente di collegare il robot alla rete di carico e scarico dell’acqua ma immaginiamo che non tutti avranno modo di utilizzarlo visto che richiederebbe di posizionare la torretta nella lavanderia o comunque in prossimità di un lavandino. Un altro aspetto che non ci ha troppo convinto è l’assenza di un mocio estensibile, sebbene il robottino presenti un piacevole plus come la possibilità di pulire zoccolini e battiscopa. Tornando ai pregi, si segnala che la base di ricarica ha anche un alloggio per l’aggiunta automatica del detergente. Tutto sommato il Narwal Freo Z Ultra se la cava piuttosto bene anche sui tappeti, sebbene in quel caso qua e là possa dimenticare qualcosa in giro.
Il prezzo non è per tutte le tasche: 949 euro rappresentano infatti un investimento significativo, ma come s’è detto in sede di recensione, il Narwal Freo Z Ultra garantisce un ottimo livello di pulizia evitando all’utente operazioni poco piacevoli come dover risciacquare il mocio o perdere tempo a rimuovere peli e capelli dalle spazzole. Il rovescio della medaglia è un uso sostenuto dell’acqua che porta a un rabbocco del serbatoio assai frequente. Un ultimo plauso all’Intelligenza artificiale di bordo che sorprende per la capacità di distinguere una gran moltitudine di oggetti da non ingurgitare, evitandoci così di sollevare da terra tutti i giochi e le ciotole di Felix e Fido prima di ogni pulizia.