Immaginate la situazione: con l’autunno che entra ormai nel vivo siete pronti per una due giorni di trekking tra i boschi a caccia di funghi e castagne (o semplicemente di panorami “incendiati” dal foliage) ma sapete che qua e là dovrete lavorare. Afferrate il portatile e lo infilate nello zaino, arrivate in montagna e vi rendete conto che è inutilizzabile perché anche con la luminosità massima il pannello all’aperto non si vede. O, peggio, il vetro di protezione riflette l’ambiente circostante. Proprio per salvare l’utente disperato nel mezzo di queste situazioni estreme sembra nato l’UColor T6 di Uperfect, che abbiamo avuto modo di provare nell’ultimo mese. Ecco dunque le nostre impressioni.

UColor T6 in alta montagna
Abbiamo trascinato con noi l’Uperfect UColor T6 in alta montagna. Si è un po’ infangato la sua bella cover in finta pelle ma non ci ha mai traditi restituendoci sui suoi 16 pollici immagini nitide e luminose nella maggior parte delle situazioni.
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Soprattutto, abbiamo apprezzato il fatto che lo schermo, oltre alla luminosità massima di 1200 nit, sia trattato in modo da non riverberare alcunché sul pannello. A eccezione dei frangenti nei quali il sole batte a picco sull’UColor T6 -nessuno lavora comunque in piena luce – questo monitor portatile resta leggibilissimo nella maggior parte dei casi.

Sul fronte tecnico, si tratta di un pannello LED IPS con un rapporto di contrasto di 1500:1 dagli ampi angoli di visione (178°) come potete vedere dalle foto nelle quali ci siamo focalizzati su porte e pulsanti posizionati a lato.
I gamer saranno contenti del fatto che supporti l’HDR sebbene la frequenza di aggiornamento non si spinga oltre i 60 Hz. Una sola pecca: il pannello non è touch screen.

Avremmo tanto voluto che lo fosse dal momento che era collegato a un portatile da battaglia il cui schermo non permetteva di vedere alcunché alla luce del sole, pertanto in più occasioni l’impulso è stato quello di intervenire direttamente sul monitor a suon di colpi di dita, soprattutto per velocizzare la fase della messa a punto delle opzioni relative alla luminosità del device. Per regolare le impostazioni c’è un mini joystick sul lato sinistro che tutto sommato si è rivelato intuitivo.

Sul lato opposto invece troverete gli ingressi: due porte USB Type-C complete (per audio, video e alimentazione), una porta mini HDMI e un jack per cuffie da 3,5 mm. In linea di massima, con un cavo USB-C avrete il collegamento che desiderate, senza la necessità di portare dietro altro.
Eventualmente meglio avere con sé pure un altro cavo per la connessione al powerbank così da assicurarsi una sessione di lavoro all’aperto senza altri intoppi. Fanno solo atto di presenza gli altoparlanti integrati: l’audio che restituiscono va bene in casa ma non all’aperto se non in condizioni di perfetto silenzio.

Davvero apprezzati i quattro fori sul retro, nascosti per lo più dalla cover in finta pelle (forse troppo raffinata per le escursioni, ma assicura la protezione del pannello soprattutto nella borsa o in valigia) che consentono di applicare via VESA un mini PC e creare perciò una postazione completa e portatile da vero globe trotter. Il monitor in sé pesa solo 0,82 kg.

Quanto all’efficacia della luminosità massima e all’assenza di riflessi, le immagini a corredo di questa recensione parlano da sole: l’UColor T6 è sì un ottimo compagno di lavoro per tutti coloro che cercano un secondo monitor per l’ufficio o la propria postazione domestica, ma è evidente che dia il meglio di sé proprio durante le trasferte in esterna, lontani insomma da biblioteche, tavole calde, coworking dove i più fortunati fanno solitamente scalo.
Il monitor portatile Uperfect ci ha permesso di scrivere questa recensione a bordo lago, con una vista mozzafiato che certo non ci ha fatto rimpiangere le comodità cittadine.

La sua presenza nella vostra sacca o nello zaino si rivela perciò essenziale all’aperto, soprattutto se il vostro portatile non ha uno schermo dalla luminosità eccezionale e non è stato opacizzato, tutte caratteristiche che nei laptop sono rinvenibili solo sui modelli premium; al contrario, il monitor da 16″ Uperfect non è proposto nemmeno a prezzi inavvicinabili e mentre scriviamo questa recensione l’UColor T6 si trova anche in sconto.

Se si esclude l’assenza del touch-screen (più un nostro capriccio che un reale difetto, ma collegato a un mini-PC si eviterebbe così di dover portare in trasferta pure il mouse) e il fatto che la frequenza di aggiornamento non raggiunga quelle estreme desiderate dai gamer, è davvero difficile trovare pecche e mancanze in questo UColor T6 che si configura realmente come il monitor portatile migliore da avere con sé in vacanza o in trasferta di lavoro.
Chiudiamo con una segnalazione per la quale l’azienda merita un plauso: nella confezione sono già inclusi tutti i cavi di cui si ha bisogno e perfino un caricabatterie USB-C da attaccare alla presa della corrente. Non era scontato ed è senz’altro gradito.

