DJI, il noto produttore cinese di droni, ha aggiornato una funzionalità non banale. Come sottolinea The Verge, per molti anni è stato impossibile far sorvolare un UAV al di sopra di luoghi sensibili come aeroporti, Casa Bianca e altre zone dove era in corso un’emergenza. Questo perché il sistema bloccava immediatamente il mezzo in volo. D’ora in avanti, però, gli utenti riceveranno soltanto un avviso, del tutto ignorabile. Di fatto viene stralciata la funzione “No-fly-zone”. La questione va inserita all’interno del dibattito che negli Stati Uniti riguarda da tempo i droni e la loro regolamentazione.
Perché negli USA si litiga per i droni (cinesi)?
Partiamo dalle notizie più recenti: mentre sono ancora in corso le operazioni dei vigili del fuoco, che da giorni sono impegnati a domare e spegnere gli incendi a Los Angeles, l’FBI ha mostrato le immagini di un drone DJI che ha colpito l’ala sinistra di un aereo dei soccorsi, danneggiandolo. La funzione di “No-fly-zone” era stata introdotta più di dieci anni fa, su base volontaria da parte dell’azienda, e il fatto che ora sia stata rimossa può essere letta anche come una reazione a quanto deciso da Washington: DJI è stata infatti definita una società militare cinese e rischia il blocco delle importazioni. Come ricorda la rivista del MIT lato consumer il marchio controlla il 90% del mercato.
«Quando DJI ha introdotto il sistema GEO nel 2013 – si legge in una comunicazione dell’azienda – i droni consumer erano ancora una tecnologia relativamente nuova e le norme e i regolamenti formali sul volo dei droni erano scarsi. Il sistema di geofencing è stato creato come funzione volontaria di sicurezza integrata per favorire pratiche di volo responsabili ed evitare che gli operatori di droni DJI volassero involontariamente in spazi aerei ristretti, come quelli intorno a edifici governativi, aeroporti o prigioni».
Il geofencing ha contribuito nel corso degli anni a migliorare la sicurezza nell’ambito dell’aviazione. La mossa da parte di DJI è stata anche criticata, ma va contestualizzata in un momento particolare per il settore droni Oltreoceano: le tecnologie cinesi sono da tempo nel mirino della politica USA, decisa (come si vede anche nel caso TikTok) a evitare rischi.