Continua lo scontro tra la software house e la multinazionale di Cupertino
Epic Games, la software house famosa in tutto il mondo per il videogioco Fortnite, ha depositato una denuncia formale contro Apple all’antitrust della Commissione Europea. Prosegue dunque lo scontro tra le due società, scoppiato l’agosto scorso quando la multinazionale di Cupertino aveva tolto Fortnite dal proprio store in risposta al tentativo messo in atto da Epic Games di bypassare il sistema di pagamento dell’App Store, che trattiene una tassa del 30%, offrendo una soluzione senza intermediari, l’Epic Direct Payment. La polemica non è ancora stata risolta e uno dei videogiochi più amati al mondo resta fuori dall’ecosistema della mela morsicata.
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Fortnite ci prova in Europa
Dopo aver portato in tribunale Apple, Fortnite non è ancora riuscita a tornare sull’App Store. Epic Games ha così deciso di spostare lo scontro sul terreno europeo, dove l’attenzione allo strapotere dei Big Tech è alta e sono allo studio bozze per regolamentare il mercato e contrastare oligopoli. La software house ha sottolineato all’antitrust che negli anni Apple avrebbe strozzato la concorrenza, imponendo metodi di pagamento in maniera unilaterale. Se in effetti si guarda all’intera storia della multinazionale di Tim Cook, la volontà di mantenere un’ecosistema di applicazioni chiuso (con regole ferree) risale ai tempi di Steve Jobs.
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Abbassare le tasse
Lo scontro tra Epic Games e Apple ha aperto il vaso di Pandora, facendo scoppiare un dibattito internazionale, tra sviluppatori, aziende e gamer, su quella tassa del 30% che Apple impone, giudicata eccessiva. Difatti a novembre, come si legge su The Verge, Cupertino ha annunciato l’intenzione di dimezzarla al 15% per tutte quelle software house con fatturati annui inferiori al milione di dollari. Nei primi giorni dello scontro, Fortnite aveva addirittura dissacrato lo spot più famoso di Apple, 1984, invertendo i ruoli nella pubblicità che aveva lanciato il Macintosh. In questo caso era la mela morsicata il Grande Fratello da smascherare.