Venti di guerra soffiano gelidi in ogni parte del mondo tanto da indurre tutti gli Stati a una nuova corsa agli armamenti. E le ultime tecnologie, incluse le Intelligenze artificiali, saranno a quanto pare in prima linea come dimostra SMASH 2000L, un mirino intelligente potenziato dall’AI per garantire colpi estremamente precisi contro bersagli aerei.
Se a mirare coi fucili è l’AI
Si tratta, nemmeno a dirlo, dell’ennesima arma futuristica sviluppata da una azienda israeliana, Smart Shooter, che sarebbe stata – viene comunicato – testata con successo durante Project Flytrap, un’esercitazione congiunta svoltasi il 6 giugno in Germania. In quell’occasione, militari americani del 3° Squadrone del 2° Reggimento di Cavalleria hanno montato il dispositivo AI sui loro fucili M4A1 e sono riusciti ad abbattere droni in volo con una precisione che sarebbe difficile da ottenere con strumenti tradizionali.

Le versioni precedenti del sistema sono già state impiegate in missioni reali da parte di forze israeliane, e testate anche in India, Regno Unito, Paesi Bassi e Australia. Secondo quanto si apprende SMASH 2000L integra tra loro sensori elettro-ottici, visione artificiale e software proprietario per l’acquisizione e il tracciamento dei bersagli.
Il sistema identifica, insegue e blocca automaticamente piccoli obiettivi aerei come quadricotteri o droni ad ala fissa. Ma soprattutto, consente lo sparo solo quando è calcolata una probabilità di impatto quasi certa, minimizzando l’errore umano.
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Lo scorso anno, nel mese di maggio, è stato firmato un contratto da 13 milioni di dollari con Smart Shooter nell’ambito del programma Transformation In Contact (TIC) 2.0, pensato per accelerare l’introduzione sul campo di questo genere di soluzioni belliche altamente tecnologiche.